A Sant’Agostino gran finale del Chigiana International Festival. Sani: “Ecco come fare nuova comunicazione con la musica”

Nella splendida cornice di Sant’Agostino va in scena il gran finale dell’Accademia Musicale Chigiana, un cartellone di eventi ricco di attività in collaborazione con il Comune di Siena, che ha portato tanta musica e arte per la città e non solo.  Per concludere e ringraziare il pubblico della presenza, il direttore Nicola Sani ha scelto una serata tra le note della Senna Festeggiante, diretta dal Maestro Alfredo Bernardini. Serenata per tre voci e strumenti di Antonio Vivaldi, su libretto di Domenico Lalli, vedrà protagonista la Chigiana-Mozarteum Baroque Orchestra – novità assoluta dell’edizione chigiana 2022 – diretta per l’occasione da Alfredo Bernardini, storico membro fondatore dell’ensemble Zefiro, oboista insignito di numerosi premi e riconoscimenti internazionali tra cui il Premio Abbiati nel 2016, docente presso il Dipartimento di Musica Antica del Mozarteum di Salisburgo. Un progetto realizzato nell’ambito del BaroqueLab, laboratorio dedicato al teatro musicale che è un’assoluta novità dell’edizione del Chigiana International Festival & Summer Academy 2022.

Dopo oltre 90 concerti, 28 prime esecuzioni, 6 creazioni commissionate, 2 produzioni d’opera, 6 percorsi tematici, 31 corsi e 4 laboratori che hanno coinvolto interpreti internazionali, celebri ensemble e grandi formazioni orchestrali, permettendo di ascoltare rare e nuove produzioni, lungo percorsi inediti e con un’attenzione unica ai giovani talenti, il Chigiana International Festival & Summer Academy 2022 cala il sipario con uno dei progetti più ambiziosi realizzati dall’Accademia Chigiana: la prestigiosa sinergia coproduttiva con l’Università Mozarteum di Salisburgo che mira a fare di Siena il polo di riferimento europeo per la musica barocca nel periodo estivo.

“L’Accademia non si è mai fermata  – ha detto Nicola Sani, direttore artistico dell’Accademia Musicale Chigiana – nonostante anche gli ultimi due anni difficili non abbiamo smesso di suonare. Anzi, abbiamo sfruttato questo periodo per aggiornarsi, conoscere nuovi stili, per arrivare a questa sera. Adesso, però, è il momento di ripartire di tornare a suonare dal vivo, l’Accademia ha saputo mixare il moderno con l’antico e la risposta del pubblico è stata più che positiva, in altre parola abbiamo riscoperto un nuovo modo di comunicare attraverso la musica”.