A Chianciano non solo terme, un drone cerca tesori archeologici nel bosco di Fucoli

Un drone per effettuare nuovi rilievi archeologici nel bosco di Fucoli di Chianciano Terme alla ricerca di preziosi reperti dell’antichità. La ricerca è stata organizzata dal progetto  Turismo archeologico termale sanitario nella zona dove nel 1986 venne alla luce la statua della Dea alata Thesan che, come spiegato durante l’incontro “Da San Casciano a Chianciano” dall’archeologo Giulio Paolucci, direttore del Museo archeologico di Chianciano, riteniamo fosse posta sul frontone di un tempio etrusco eretto vicino l’antica sorgente termale del bosco di Fucoli”, la stessa acqua utilizzata oggi per le cure idropiniche. Inoltre, sempre nel bosco, è stata ritrovata la più ricca testimonianza di urne cinerarie dell’epoca: i Canopi. Bisogna infatti ricordare come gli etruschi costruissero i loro insediamenti vicino alle acque termali, ritenute benefiche. E le sorgenti era scelte come sito curativo e votivo. Ecco dunque che Iww, ente di terzo settore promotore del progetto Tats è sulle tracce di quanto raccontato dal poeta Orazio, che aveva frequentato gli antichi luoghi di cura delle Aquae clusinae toscane, dove l’attenzione degli archeologi è sempre più concentrata lungo le sorgenti termali delle Terre di Siena care appunto ad Orazio.