Un senese figlio d’arte nella Emma Villas

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Un senese, figlio d’arte, entra a far parte della Emma Villas Chiusi. E’ un giovane schiacciatore sul quale vuole puntare l’Emma Villas per la prossima stagione. Il padre ha scritto pagine importanti del volley, ora spera di fare lo stesso anche il figlio.

Ci sarà un senese, quindi, nelle fila dell’Emma Villas volley: Ferdinando Della Volpe, classe 1996, schiacciatore, disputerà la prossima stagione in serie A2 con la squadra del presidente Giammarco Bisogno.

L’ultimo arrivato ha iniziato a giocare nel Cus Siena, poi negli ultimi quattro anni e mezzo ha fatto parte del Club Italia. È il terzo giovane di grandi prospettive che sarà agli ordini di coach Giannini, dopo l’annuncio nei giorni scorsi di Raffaelli e Pistolesi. E anche lui ha già maturato un’esperienza importante con le Nazionali giovanili, come i suoi due compagni di squadra al Club Italia, società che rappresenta una garanzia di crescita adeguata e di elevata preparazione tecnica. Tra l’altro vanta un record: è stato il primo senese a vestire la maglia di una Nazionale giovanile, quando venne convocato per la prima volta nella pre-juniores.

Porta un nome “pesante” sulla maglia: suo padre, Raimondo Della Volpe, è stato un protagonista del volley italiano negli anni Ottanta. Partito anche lui dal Cus Siena, che a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta ha raggiunto la serie A2, si è consacrato a Modena con Velasco e a Parma con Montali. Nel suo palmares, tre scudetti, due Coppe Italia, una Coppa delle Coppe, un Mondiale per club. Ora il figlio Ferdinando si mette sulle sue tracce e, proprio come lui, esordirà in A2 in un palasport di Siena.

“Vengo da un’esperienza molto formativa come quella con il Club Italia, perché ci ha consentito di esprimerci in campo seguendo uno specifico progetto rivolto a noi giovani”, dice Della Volpe. Che ammette un po’ di emozione pensando alle partite casalinghe al PalaEstra di viale Sclavo, che ospiterà le sfide interne della matricola che fino all’anno scorso si esibiva a Chiusi: “E’ indubbio che giocare nella propria città rappresenti per me un punto di orgoglio particolare, sarà molto bello scendere sul parquet nel palazzetto di casa”.