Robur, Benini: “Riscontrate morosità”

Se non andasse in porto l’affare con Fram Group, ” diventa un corsa contro il tempo ” il passaggio di proprietà della Robur Siena. A dirlo è l’assessore allo sport del Comune di Siena Paolo Benini che, rispondendo ai giornalisti, ha commentato l’evoluzione della situazione. E’infatti indiscrezione delle ultime ore che Diego Foresti, l’uomo che ha fatto da referente alla cordata interessata all’acquisto del Siena,  starebbe per diventare nuovo dg del Catanzaro, ” ora si legge che si è indirizzato verso un’altra società- ha commentato laconicamente Benini”.

Proprio oggi in consiglio comunale due interrogazioni sono state presentate da Fdi e Fi sull’argomento. Orazio Peluso, consigliere fi Forza Italia ha chiesto se ” società ha avviato nelle scorse settimane delle trattative per la cessione e che questa, laddove vi fossero le condizioni, dovrebbe avvenire in tempi brevissimi anche per consentire alla nuova proprietà l’iscrizione al prossimo campionato di serie C”, chiedendo poi “sulla presenza di eventuali pendenze della società nei confronti dell’Ente, in considerazione del fatto che la società, per svolgere le proprie attività, utilizza strutture di proprietà del Comune come lo stadio “A. Franchi” e il campo di allenamento all’Acquacalda”.

Bernardo Maggiorelli , Fdi, introducendo la seconda mozione ha detto che: “l’attuale proprietà  sta portando avanti una serie di negoziati con soggetti diversi, tra i quali il gruppo coordinato da Diego Foresti e un altro uomo d’affari, noto nel mondo del calcio. Parallelamente si è palesato, direttamente all’Amministrazione, un imprenditore armeno che al momento ha avuto solo un incontro con i soci di minoranza. considerato che la cittadinanza e in primis i tifosi attendono di conoscere le sorti della squadra e che la data ultima per l’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro è il prossimo 5 agosto”.

Paolo Benini ha ricordato che “le due delibere del 2017 per l’utilizzo dello stadio in cui c’è un subentro e prolungamento al 2027 a un canone annuo di 3.660 euro”. Per quanto riguarda gli impianti dell’Acquacalda “è stata fatta una Ati tra Robur Siena e Siena Nord per la gestione del campo sportivo: anche in questo caso si è trattato di un subentro e prolungamento al 2027 a fronte di impegno a eseguire lavori, nell’arco di 10 anni, con un valore stimato di 2 milioni di euro. Ad oggi gli interventi effettuati e certificati hanno un controvalore di 1.285.000 euro e restano dunque da realizzare lavori per circa 800mila euro”. L’assessore ha poi ricordato che “in realtà in base alla normativa entrata in vigore nel 2016 queste strutture probabilmente non potevano essere concesse in affidamento diretto”  e che “<in base a notizie parziali apprese risulterebbe che sarebbe stata effettuata una cessione della gestione a un’altra società che avrebbe acceso un leasing per il pagamento dei lavori”. Benini ha dunque illustrato il quadro dei rapporti economici con il Comune: “Abbiamo riscontrato una morosità per la Tari negli anni 2014-2017 con una cifra, transata, di 45mila euro oltre a 14mila annui per gli anni 2018 e 2019: queste somme risultano non pagate”. Per sollecitare il saldo “ho inviato due raccomandate: la prima per chiedere un incontro alla società e la seconda per segnalare questi aspetti. Non ho ricevuto risposta e proseguirò nelle azioni di sollecito alla società”.

Benini è poi passato a rispondere alla seconda interrogazione, ripercorrendo le trattative per la cessione della Robur Siena a partire “dal 7 febbraio scorso in un incontro con la presidente Durio in cui venne rappresentata una sua situazione di stanchezza e l’intenzione di interrompere questa avventura. Essendo una società di calcio, una società privata ma che presenta anche una chiara evidenza pubblica per la città abbiamo iniziato a seguire con attenzione la vicenda. I primi rapporti sono avvenuti con il gruppo Nicastro, gruppo Soave e Benedetto Mancini che mi chiedevano di avere un contatto con la società. Mi sono limitato a indirizzare questi nomi nei confronti della Robur ma  non hanno avuto particolare riscontro. In alcuni casi si sono ritirati dalla trattativa per mancata consegna o consegna parziale della documentazione. Intanto nel periodo Covid si è manifestato anche il problema del pagamento degli stipendi: debito onorato successivamente con un aumento di capitale”. L’assessore ha anche spiegato i contatti con una nuova cordata: “Ho visto la documentazione lo scorso 11 luglio con preghiera di riservatezza. La documentazione è stata poi inviata a chi di dovere. Per cortesia istituzionale mi sono stati inviati anche i documenti di garanzia dell’offerta stessa. Poi ho saputo che questa è stata legittimamente scalzata da un’altra offerta. Nel frattempo ho rappresentato al presidente federale la situazione e la preoccupazione della città in merito all’iscrizione e alla gestione economica del campionato successivo. Questa la situazione fino a ieri, quando si è saputo che il direttore che capeggiava la cordata sarebbe diventato Dg del Catanzaro che dà un’idea che anche questa trattativa sia sfumata”.