Quel tiro da tre che contro Malaga non ha regalato gioie

Daniel Hackett

Daniel Hackett

Canestri pesanti di Calloway da una parte, entrate di Hackett e canestri di Cournooh (due triple consecutive del veronese all’inizio dell’ultimo quarto) e di Erick Green dall’altra. E poi l’uruguaiano Granger che ha messo il suo zampino nel finale con 5 punti rivelatosi decisivi.
Gli esterni della Mens Sana avevano prodotto un incredibile 0/17 nel tiro da tre punti fino a quando, al diciottesimo tentativo, Carter ha sbloccato la maledizione da oltre l’arco dei 6,75.
Ma nonostante tutti quegli errori la Montepaschi era lì, ad un passo dalla formazione spagnola. La partita è stata a basso punteggio ma molto intensa, specie nel palpitante finale.
L’azione decisiva per la vittoria e qualificazione senese, dopo la strepitosa tripla di Carter che aveva rimesso in gioco tutto, poteva essere la palla recuperata da Daniel Hackett con un tuffo a metà campo. Quel tuffo vale ugualmente una vera copertina. In quel tuffo c’è tutta la voglia dell’esterno senese di essere protagonista di una squadra che, vedremo a breve, forse non sarà più la sua. Quel “non so” detto ai microfoni di Sky alla fine della gara di ieri farà parlare ancora molto e terrà in apprensione i tifosi della Montepaschi. Ieri sera sembrava fatta, anche grazie ad una reazione straordinaria degli esterni con la casacca biancoverde. Ma gli altri esterni, quelli di Malaga, hanno tirato fuori i colpi da campioni: prima Calloway, poi Granger e infine Toolson con il tiro della vita hanno segnato il match e la qualificazione.

Gennaro Groppa

(dal Corriere di Siena)