La Mens Sana cade a Barcellona

La Briosa Barcellona-Mens Sana 1871 Siena 70-67 (17-11, 42-31, 59-45)

LA BRIOSA BARCELLONA: Ojo, Centanni 7, Loubeau 22, Cefarelli 4, Migliori 10, Varotta ne, Falluca 7, Capitanelli 10, Bianconi 7, Maccaferri 3. Allenatore: Bartocci.

MENS SANA BASKET 1871 SIENA: Diliegro 9, Ranuzzi 13, Udom 8, Roberts 12, Bryant 4, Cacace ne, Borsato 5, Marini, Bucarelli 3, Cucci 13. Allenatore: Ramagli.

ARBITRI: Boninsegna di Milano, Radaelli di Rho (Mi) e Chersicla di Oggiono (Lc)

NOTE – Percentuali di tiro: La Briosa Barcellona 23/50 (3/10 da tre), Siena 16/43 (6/20 da tre); Tiri liberi: La Briosa Barcellona 15/17, Siena 17/20; Rimbalzi (dif./off.): La Briosa Barcellona 40 (27/13), Siena 34 (22/12).

 

Prosegue il cammino altalenante della Mens Sana Siena in questo avvio di campionato. La squadra di coach Ramagli incassa la seconda sconfitta in trasferta in quel di Barcellona Pozzo di Gotto contro La Briosa Barcellona che s’impone per 70-67.

Non è bastato alla compagine biancoverde un quarto periodo fatto di grande temperamento e tecnica. A nulla è servito portare tre uomini in doppia cifra ovvero Cucci (13), Ranuzzi (13) e Roberts (12). Nel finale Roberts scaglia la tripla del possibile supplementare, ma non fa centro. Capitan Ranuzzi arpiona il rimbalzo e spedisce la sfera nelle mani di Borsato, che tenta identica conclusione dalla lunga distanza, ma con meno fortuna rispetto a un paio di minuti prima. Finisce così (70-67).

La Mens Sana, in affanno per più di tre quarti di gara, nel finale ha avuto i tiri per andare al supplementare e, prima ancora, per mettere la testa avanti. Non è andata bene. Coach Alessandro Ramagli a fine match tuona: “Non va bene essere leoni in casa e agnelli in trasferta. Non c’entra niente la carta di identità e non voglio sentire questo tipo di giustificazione per la prestazione offerta. Anche perché due giocatori con l’età verde sono stati i migliori in campo, mentre chi sarebbe chiamato a dimostrare di avere più responsabilità non ha fatto quello che doveva. E’ questa la realtà, a prescindere dal fatto che nel finale abbiamo riaperto il discorso”.