La critica di D’Agostino: “Dovremmo essere più offensivi”

Siena-Crotone

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Gaetano D’Agostino ieri è rimasto in campo solamente per quarantacinque minuti. Era interessante vederlo in campo assieme al suo alter ego, quello Schiavone regista e metronomo del centrocampo come lui: ma l’esperimento è durato solamente un tempo. Perché Beretta lo ha sostituito? E’ la domanda circolata tra gli spalti del Rastrello ai primi minuti della ripresa. La spiegazione la dà lo stesso D’Agostino a fine gara: “Sono uscito per un risentimento muscolare: ho anche temuto che fosse qualcosa di grave, ho avuto un po’ di paura”, spiega il “mago” in zona mista, a fine partita.
“Dispiace – continua D’Agostino – perdere così dopo sei risultati utili consecutivi e dopo la bella prestazione a Bologna in Coppa Italia. In campo abbiamo avuto tanta voglia ma poche idee. E’ anche vero che nel primo tempo loro hanno fatto due tiri e hanno trovato due reti. Ed è difficile andare a recuperare quando sei sotto di due reti e affronti una squadra organizzata come il Pescara. Abbiamo cercato di rimontare e siamo anche riusciti a segnare. E ci hanno segnato di nuovo. Non resta che rimboccarci le maniche e cercare di fare tesoro di questa sconfitta”.
Un giudizio sulla convivenza in campo con Schiavone: “Credo che possiamo tranquillamente giocare insieme – risponde D’Agostino -. Siamo due registi, ci piace giocare il pallone. Stavolta il risultato non è stato positivo, ma credo che possiamo certamente convivere e stare insieme in campo”.
Ma D’Agostino parla anche, non troppo velatamente, del modulo utilizzato: “Abbiamo tanti giocatori di qualità, anche in difesa abbiamo giocatori di qualità che potrebbero senza problemi militare in formazioni di serie A, eppure contro il Pescara abbiamo perso e abbiamo subìto tre reti. Cedo comunque, in generale, che noi siamo nati come una formazione offensiva e che fa paura alle altre squadre e penso che adesso dovremmo essere più offensivi”. Il riferimento è ad un possibile ritorno al 4-3-3.

Gennaro Groppa

(dal Corriere di Siena)