Il manifesto del Csi per il futuro dello sport

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“E’ arrivato il momento di ‘dare voce ai diritti ed ai problemi delle società sportive’. Da tempo infatti le società sportive tirano avanti tra mille difficoltà e mille fatiche continuando a svolgere un servizio educativo e sociale che costituisce un patrimonio dal valore immenso per tutto il Paese”. Questo è il pensiero di Massimo Achini, presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano, il quale aggiunge: “Il momento di crisi che il Paese sta attraversando ha investito tutti ed inevitabilmente anche il mondo dello sport. Il problema però è che nessuno sembra occuparsi dei problemi delle società sportive, dando per scontato che queste continueranno a “tirare avanti” come hanno sempre fatto. Le società sportive di base – prosegue il numero uno del Csi – rappresentano il 53% del volontariato del Paese. Non è più accettabile il fatto che non sia riconosciuta loro la dignità del servizio educativo e sociale che svolgono. Non è più accettabile lasciare nel silenzio le loro fatiche e difficoltà”.

Per dare più consistenza a questa forte presa di posizione, il Csi – ha aderito a un’idea sostenuta da un gruppo di società sportive che ha costituito un Comitato per promuovere la prima assemblea nazionale delle società sportive a livello nazionale che dovrebbe svolgersi a fine febbraio (la data è in via di definizione). L’assemblea sarà aperta a tutte le società sportive del Paese, indipendentemente dalla disciplina, federazione, ente al quale appartengono.

La finalità di questa iniziativa è quella di voler portare alla luce il prezioso lavoro delle società sportive. Nel frattempo è stato redatto un primo manifesto per dare più consistenza alla forte presa di posizione, è stato redatto un “manifesto” articolato su 12 punti. Qui di seguito ne riportiamo il testo in forma integrale.

 

 

MANIFESTO

 

1. Riconoscimento dell’attività sportiva come “Bene di interesse collettivo” e diritto con dignità costituzionale, così come indicato dal Libro Bianco sullo sport promulgato dall’Unione Europea nel 2007;

2. Riconoscimento del “Valore sociale dello Sport” nelle leggi di settore, a partire dai Piani Sanitari Nazionali e Regionali e dalla legge istitutiva delle Fondazioni Bancarie;

3. Sostituire la consuetudine delle gare d’appalto al massimo ribasso per la gestione degli impianti sportivi pubblici con l’affermazione di criteri fissati in Convenzioni o procedure concorsuali, capaci di valorizzare la qualità del volontariato e dell’associazionismo sportivo attivo sul territorio;

4. Premialità del “valore sociale” delle attività svolte dalle (ASD) Associazioni Sportive Dilettantistiche, con particolare riferimento alle attività di Inclusione, a quelle per le persone anziane e a quelle rivolte alla cura di determinate patologie;

5. Provvedimenti urbanistici che consentano un nuovo sviluppo dell’impiantistica sportiva e facilitino gli interventi di manutenzione e riqualificazione operati dal non profit sportivo;

6. Salvaguardia delle facilitazioni fiscali per le (ASD) Associazioni Sportive Dilettantistiche, come presupposto per il loro funzionamento e il loro sviluppo sul territorio;

7. Introduzione della limitazione di responsabilità civile per le ASD, insieme all’introduzione di normative e regolamenti di semplificazione burocratica e fiscale;

8. Riconoscimento del volontariato sportivo, accesso ai Centri di Servizio del Volontariato per la formazione dei volontari, possibilità di utilizzare i giovani del servizio civile con esplicito riferimento da parte della legge 64/2001;

9. Garanzia della proprietà dei diritti sulla comunicazione e sul marchio per gli eventi proposti dalle ASD, raccogliendo in tal senso una pressione che sta crescendo in Europa proprio da parte di associazioni sportive di base;

10. Riconoscimento delle attività formative svolte dalle ASD;

11. Riconoscimento all’attività formativa e vivaistica svolta dalle ASD nei confronti dei giovani talenti che proseguono nella carriera sportiva e professionistica. Questo riconoscimento andrà sostenuto dalle società professionistiche nei confronti delle ASD di provenienza dei giovani talenti;

12. Buono fiscale destinato alle famiglie per la pratica sportiva non professionale, agonistica e non agonistica.

 

Per dare forza al movimento, il Centro Sportivo Italiano chiede di aderire a questo appello. L’adesione e la sottoscrizione del “manifesto” la si potrà effettuare contattando la segreteria provinciale del CSI, con sede in Piazza dell’Abbadia 6, tel. 0577 48470, il martedì, mercoledì e giovedì, ore 18-19,30. www.csisiena.net. E’ un gesto semplice, ma che può “Dare voce allo sport di base”.