Ecco perché il Consorzio del Chianti Classico non ha sponsorizzato la Robur

Robur

La riunione è stata lunghissima, il cda ieri mattina è stato anche anticipato visti gli importanti argomenti all’ordine del giorno. E quello dell’Ac Siena ha occupato gran parte della seduta: “Il cda ha valutato con grande serenità il progetto – ha spiegato Giuseppe Liberatore, direttore generale del Consorzio del Chianti Classico – si è trattato di una proposta allettante e stimolante sotto ogni punto di vista. Alla fine però il Consiglio ha deliberato negativamente ed il motivo è prettamente di natura economica. Ci dispiace moltissimo perché si trattava di una vera e propria opportunità, ma in questo momento la strada non era percorribile”.

Liberatore, diplomaticamente, sorvola sulle cifre. L’ipotesi era un biennale intorno ai 500mila euro, il direttore generale non conferma però sottolinea: “Accordi del genere non sono mai annuali, probabilmente la cifra poteva essere inferiore. In ogni modo si trattava di un impegno importante per le nostre casse, per questo la riunione del cda si è protratta a lungo, il progetto era articolato, sono stati valutati tutti gli aspetti, ma non è stato possibile impegnarci. Tra l’altro – ha detto ancora Liberatore – veniamo già da una importante e pesante sponsorizzazione ai campionati del mondo di ciclismo ed inoltre siamo in una fase dell’anno particolare perché dobbiamo chiudere il bilancio e per il 2014 abbiamo già impegnato molti capitali. Proprio oggi (ieri, ndr) è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la modifica del disciplinare del Chianti e per il prossimo anno saremo impegnati in tutto il mondo con il lancio dei nuovi prodotti. Insomma, in questo momento non è stato possibile legarci al Siena calcio. Ripeto, ci dispiace moltissimo ma tutto non possiamo fare. L’aspetto economico è stato un ostacolo insormontabile”.

Andrea Bianchi S.

(dal Corriere di Siena)