Finisce 66-71, la Mens Sana non ce la fa

Mens Sana

Atmosfera delle grandi occasioni per una gara molto sentita. Siena e Milano arrivano a questa sfida dopo una vittoria importante per i senesi in Eurolega e una sconfitta per i meneghini che a Kaunas hanno tuttavia mostrato un buonissimo gioco. Il palazzetto esplode sulla prima palla recuperata da Moss e sulla penetrazione vincente di Bobby Brown. E’ subito sfida tra il numero sei senese e Omar Cook: entrambi sono in grande spolvero. Parte bene anche l’ex biancoverde Malik Hairston che segna 6 punti non semplici ma lo fa con una facilità disarmante. Milano fa circolare bene il pallone, Brown cerca diverse iniziative personali che lo portano a raggiungere la doppia cifra già dopo 9 minuti. Alla fine del primo quarto Milano è avanti di 5: 16-21.

Milano tocca il +11  con Melli (16-27), poi il +13 con Gentile. Lunghi minuti senza segnare per Siena che ritorna a farlo dopo 3 minuti e mezzo di secondo quarto grazie a Brown dalla lunetta (18-29). Cook da tre e Melli allargano il divario (18-34). Siena si risveglia con Sanikidze che prima va a segno e poi stoppa in maniera spettacolare Langford lanciando così il contropiede di Hackett. Bouroussis va a segno da tre, prima dell’intervallo si sblocca anche Kemp e Brown fissa il punteggio sul 26-39 all’intervallo. A rimbalzo Milano conduce 23-14.

Si riparte con Moss a canestro e Sanikidze che realizza un coast to coast da ricordare. Cook colpisce da tre ma Sanikidze lo ripaga con la stessa moneta. Ancora Sanikidze per il -7 senese e cresce ancora l’intensità difensiva. Ma Milano trova una tripla con Fotsis mentre Cook ed Hendrix crescono: l’Armani è di nuovo sul +14 (37-51). E Siena continua a tirare male da tre punti. Brown ricuce fino al -10 (41-51). Sale in cattedra Gentile, autore di 5 punti consecutivi che portano Milano sul +15. Il terzo quarto termina sul 45-56.

Brown si accende e segna subendo anche fallo. Hacket va a canestro, ma Fotsis colpisce dalla lunga distanza per il 57-66. Brown si accende ed esalta, bene anche Hackett ma Langford segna i canestri che tengono a distanza Milano. Finisce 66-71.