Consum.It Costone femminile – Parla coach Binella

Una settimana dopo aver battuto Il Fotoamatore Firenze ultimo in classifica, la Consum.it Apf Costone torna in campo domani andando invece sul parquet di Ragusa prima della classe. “Andiamo in casa di una squadra che ha una profondità assoluta, è nel rango delle tre-quattro squadre destinate a fare un campionato di vertice con una notevole differenza di valori – dice alla vigilia il coach costoniano Pierfrancesco Binella -. Non siamo preoccupati: una sconfitta confermerebbe i pronostici, siamo costruiti per due storie diverse”.

“Il rammarico più grosso – fa il punto il tecnico dell’Apf – è aver perso qualche partita fuori che con un po’ più di attenzione potevamo vincere. La partita di sabato scorso era molto insidiosa contro una squadra che non molla mai e che in un derby aveva motivazioni particolari, difficile da affrontare. L’importante per noi era vincere: negli ultimi periodi paradossalmente avevamo giocato molto bene in trasferta per poi perdere, sabato abbiamo fatto il necessario per vincere pur non essendo belli”.

A Ragusa la Consum.it non parte battuta: “Certo ci siamo preparati, abbiamo fatto il possibile per le nostre capacità e siamo convinte di fare bene. Ci dovrà aiutare il principio di non avere pressione addosso, andiamo con la voglia non solo di fare bene ma anche di confrontarci contro gente più forte, capace e talentuose. Gli scontri contro squadre di questo tipo sono stati altalenanti: bene a La Spezia, meno a Orvieto. Mi aspetto un atteggiamento non da agnello sacrificale”.

E c’è un girone di andata da finire al meglio: “Dobbiamo sicuramente vincere le due partite che abbiamo in casa dopo questa e approfittare della pausa per andare a fare una buona partita a Chieti a inizio gennaio. Chiedo alle ragazze – chiude Binella – di difendere il fattore campo e fare buone partite fuori con la speranza di rubare qualche punto. Dal punto di vista di atteggiamento e impegno non posso chiedere di più”. Dirigeranno l’incontro di Ragusa i signori Biagio Bacillieri e Giorgio Chillà di Reggio Calabria.