Aziende e l’università di Siena supportano Matteo Betti verso le paralimpiadi di Tokyo

Tre aziende del Chianti sostengono Matteo Betti nel suo percorso di avvicinamento alle Paralimpiadi di Tokyo: Big Blu, Vernifer e Chianti General Service supportano lo schermidore senese della Nazionale italiana, già medagliato alle Paralimpiadi di Londra del 2012. Banca Centro e Terrecablate avevano già offerto il loro supporto all’atleta senese. Con loro anche l’università degli studi di Siena, che attraverso il master in comunicazione d’impresa sta preparando un piano di comunicazione utile per questi mesi di preparazione all’appuntamento a cinque cerchi e non solo.

Perché l’intento è quello di lanciare un messaggio non solamente sportivo, ma anche sociale e culturale. Così dichiara al riguardo il professor Maurizio Masini, direttore del master: “Formiamo persone che siano professionisti della comunicazione, per noi è importante e significativo impegnare gli studenti anche fuori dalle aule in qualcosa che ha un valore aggiunto. Questo è uno dei master di punta dell’ateneo, in quanto ha avuto sempre un seguito molto rilevante con un numero elevato di iscritti. Vi abbiamo sempre affiancato progetti innovativi e non solo con la formazione in aula. Cerchiamo sempre di aprire le nostre aule e di far dialogare gli studenti con realtà del territorio. Questa è una occasione importante dato che parliamo di un atleta internazionale. Tanti elementi ci hanno permesso di costruire un progetto che ha tante prospettive”.

Aggiunge il docente del master Antonio Gnassi: “L’obiettivo è lasciare una traccia culturale e sociale, perché si possono vedere le cose in maniera diversa. Vogliamo attivare operazioni sul territorio non one spot per celebrare una giornata, ma per avere dei messaggi permanenti per fare in modo che le persone ogni giorno siano attente a certe tematiche e portarle quindi ad una sorta di naturalezza. Vogliamo lasciare tracce nelle scuole, sul territorio e nelle aziende. Vogliamo produrre un messaggio educativo e di sensibilizzazione”.

Vari docenti del corso, tra questi Guglielmo Ascheri, e anche alcuni degli studenti nel corso di una conferenza stampa online hanno parlato dell’iniziativa. Che ora si presenta e che avrà una evoluzione nei prossimi mesi. Con una campagna comunicativa che proseguirà e con appuntamenti in programma, per l’appunto, anche nelle scuole e nelle aziende.

Il progetto quindi è un work in progress, che vivrà varie fasi e tappe.

Intanto Matteo Betti si allena, si prepara e sogna di vivere un’altra Paralimpiade da protagonista. “Sono contento – ha detto Betti – che gli studenti siano interessati sia alla parte sportiva che a quella sociale. Io dovevo partire per il raduno della Nazionale ma sono risultato contatto di una persona contagiata dal Coronavirus, e quindi adesso devo stare in quarantena fino al 29 marzo. Mi alleno comunque quotidianamente. Spero che ci sarà la possibilità di fare i campionati europei a maggio. Lo scorso anno eravamo in rampa di lancio e pronti a disputare le Paralimpiadi, poi è stato stoppato tutto. Ora abbiamo riavvolto il nastro e siamo ripartiti. Nella scherma si deve sempre cambiare idea cinque volte in un secondo per adattarci ad un imprevisto, così è avvenuto con il rinvio di un anno di un evento tanto importante per ogni atleta. Quindi adesso ci si allena in vista dell’appuntamento di Tokyo”.

Gennaro Groppa