mister Sannino
Due novità nell’undici iniziale della Robur: in porta c’è Pegolo al posto di Brkic mentre in attacco al fianco di Destrò c’è Larrondo. Ed è proprio Larrondo a impensierire subito Consigli al 5’ minuto con una bella in zuccata da azione di calcio d’angolo, ma il portiere atalantino si allunga e salva la sua porta. Il Siena ha il controllo del gioco e Brienza ha un’altra occasione per segnare, ma al 15’ minuto è l’Atalanta a passare: Denis si guadagna un rigore molto discutibile per un presunto fallo di Pegolo su di lui e dal dischetto lo stesso argentino non sbaglia l’esecuzione.
Ma il Siena non molla e anzi aumenta l’intensità: Destro recupera palla sulla tre quarti di campo e vola verso la porta bergamasca ma Capelli si oppone per due volte sulla sua conclusione. Poi i bianconeri hanno occasioni a ripetizione con Larrondo (che reclama anche due rigori), Brienza, Rossettini che colpisce bene da azione di calcio d’angolo. E’ quasi un assedio. Alla terza richiesta l’arbitro concede il rigore alla Robur: Larrondo viene trattenuto da Manfredini, il direttore di gara Doveri indica il dischetto. D’Agostino trasforma: al 44′ minuto il punteggio è sull’1-1.
Destro fallisce ad inizio ripresa una occasione gigantesca, messo in porta da un assist smarcante di Larrondo. Ma ancora una volta passa a sorpresa l’Atalanta: Raimondi pennella un cross al bacio dalla sinistra, Denis svetta rubando qualche metro a Rossettini e Vitiello e realizza l’1-2. E’ il 54′ minuto, i bergamaschi sono ancora avanti. Il Siena cala ancora anche se i bianconeri mettono in mezzo una grande quantità di palloni. I minuti passano, Sannino mette dentro Reginaldo, Gonzalez e Angelo (toglie Larrondo, Mannini e Del Grosso), la speranza di recuperare il risultato scema pian piano. All’ 85′ minuto arriva l’ormai insperato pareggio: da calcio d’angolo il pallone esce dall’area e viene calciato bene da Reginaldo: rimpalli vari e a tre metri dalla porta interviene Gazzi che ribadisce in rete: 2-2. Finisce così, un punto per uno e soddisfazione per entrambe.
Gennaro Groppa