Massimo Mezzaroma: ‘Non scordiamoci qual è la nostra dimensione’

Massimo Mezzaroma

Dopo molti giorni di silenzio mi sento in dovere di esternare alcune mie considerazioni legate al clima che percepisco intorno alla squadra. Non smetterò mai di ringraziare la grande maggioranza dei nostri tifosi per la straordinaria vicinanza che ci hanno sempre dimostrato, che emerge dai numeri straordinari degli abbonamenti sottoscritti e dalla passione con cui ci seguono in casa e in trasferta. Ma, pur ribadendo la soddisfazione per i risultati fin qui ottenuti e che ci proiettano al settimo posto in classifica, sono preoccupato dall’atteggiamento di parte dell’ambiente.

Nulla è stato fatto, niente è stato ottenuto e già si parla di traguardi non raggiungibili per una Società neopromossa e che rappresenta di gran lunga la più piccola piazza di Serie A.

Dal primo giorno che sono arrivato a Siena, per porre rimedio ai disastri che erano stati posti in atto, ho promesso ciò che sapevo di potere mantenere. Così ho fatto scegliendo gli uomini che sarebbero stati gli strumenti perfetti per i miei obiettivi.

Tutto ciò appesantendo la mia famiglia di impegni economici che, sommati a quelli pesantemente già presenti nella società, rappresentano oggi numeri folli e che solo la passione per sfide impossibili può giustificare. Ma l’ho fatto con entusiasmo e senza lesinare tempo e risorse mie e dei miei collaboratori.

A mio parere ora ci si sta dimenticando quale deve essere la nostra giusta dimensione e ci si dedica a immaginare scenari inopportuni o riservare tempo a qualche polemica su aspetti e temi marginali rispetto all’importanza di quanto sta accadendo.

Non abbiamo energie da sprecare e dobbiamo rimanere concentrati sul nostro obiettivo che è e rimane la permanenza in Serie A. C’è un solo modo per farlo ed è quello di recuperare l’unità d’intenti che è la pietra angolare mia, di questo gruppo e soprattutto dell’uomo a cui feci una telefonata durante un brutto momento mediatico per la Robur: Giuseppe Sannino.

Quando gli comunicai che era il nuovo allenatore della Robur capii dalle sue parole che in Serie A sbarcava un figlio di uomini veri, merce rara. Solo chi è uomo vero può riconoscere uomini veri e chiamarli intorno a sé per creare un gruppo che, con la disponibilità a sacrificarsi gli uni per gli altri, può ambire a ottenere il traguardo prefissato.

Mi sento di appellarmi affinché questo spirito sia condiviso da tutti coloro che hanno a cuore la Robur non solo a chiacchiere ma nei fatti, così come la abbiamo a cuore noi tutti uniti.

Massimo Mezzaroma

Presidente Ac Siena