Rifiuti nel centro di Siena, l’assessore all’ambiente Mazzini: “Valutiamo la raccolta notturna”

Altro che quattro, i verbali nei confronti di quanti non hanno conferito correttamente i rifiuti per la raccolta porta a porta, a Siena, sono molti di più: oltre cento nel 2016, una quarantina  – una media di due a settimana – già nel 2017. Una doverosa precisazione rispetto a quanto abbiamo scritto ieri: quattro sono state solo quelle relative alle vie controllate la scorsa notte.

 

Assessore Paolo Mazzini, qual è il quadro della situazione?

“La collaborazione con gli ispettori ambientali di Sei Toscana è nata nel 2015 e fin dall’inizio questa amministrazione ha voluto che fosse fatta, prima dell’azione di repressione, la campagna di informazione. Questo significa che nei primi mesi, gli ispettori ambientali hanno spiegato a cittadini e commercianti nei dettagli come si conferiscono i rifiuti, quando, la necessità di effettuare la raccolta differenziata che è legge e non soltanto parte del regolamento comunale e via dicendo. La collaborazione prosegue tuttora, l’abbiamo fatta nelle scuole e a breve verrà siglato un accordo con l’università, un progetto più vasto che riguarderà anche questo argomento. Di base si deve capire che la raccolta differenziata è un obbligo stabilito dalla legge, non una scelta determinata dall’essere ambientalisti o sensibili al tema. Quindi la legge va rispettata negli orari e nelle modalità: i sacchi che vengono aperti, al di là dell’orario se contengono rifiuti diversi da quelli indicati sono passibili di sanzione proprio perché non è rispettata la legge. Le sanzioni, quindi non sono state nemmeno tantissime perché prima tentiamo sempre la strada della corretta comunicazione e anche perché non è sempre facile risalire ai proprietari del sacco della spazzatura.

Quanto all’aspetto economico, si parla di un centinaio d’euro a sanzione da parte della polizia municipale che recepisce i verbali degli ispettori e rispetto al 2016 il numero è in diminuzione. E’ bene sapere anche che Sei Toscana guadagna un bel po’ su ogni ‘abbandono’ fuori orario e sbagliato quindi se i cittadini e gli esercenti si impegnano a fare le cose a modo, il Comune riesce a risparmiare decine di migliaia di euro che possono essere utilizzate per altri servizi utili alla comunità“.

L’assessore all’ambiente del Comune di Siena Paolo Mazzini

Per il prossimo futuro?

“Sicuramente la raccolta porta a porta verrà estesa perché è con questo metodo che si aumenta la differenziata. Per il momento proseguiamo con gli ispettori ambientali, successivamente aggiungeremo le telecamere che sono una forma più repressiva”.

A fronte della notizia di ieri, tuttavia, i cittadini lamentano comunque il ritiro fuori orario che non rende decoro all’immagine della città e i commercianti, in particolare gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, lamentano di non poter tenere i sacchi dentro ai propri locali perché potrebbero avere multe in caso di controllo della Asl. Quale la risposta a questi dubbi?

“Molti punti di vista sono comprensibili, infatti stiamo valutando seriamente l’idea del ritiro notturno. Nonostante riceviamo poi anche le lamentele anche di quanti abitano in centro e vengono disturbati la notte per il rumore anche delle bottiglie raccolte, per fare un esempio. E nonostante il ritiro notturno sia un costo importante. Ma stiamo seriamente valutando l’ipotesi.  Per il momento, con la Y storica ci sono vie del centro dalle quali dopo le 9.30 i mezzi di pulizia non possono più passare e questo comporta che non si riesca a pulire contemporaneamente tutto il centro perché poi i mezzi devono andare a svuotare il carico e tornare. Ad esempio in via de Rossi, Sei Toscana ha avvertito i commercianti dell’orario di passaggio e loro mettono fuori i sacchi all’orario in cui sanno che avverrà il ritiro.

Per il discorso della Asl posso rassicurare che non è vero. Un sacco ben chiuso può tranquillamente passare qualche ora della notte in un locale chiuso per poi essere messo fuori la mattina al momento stabilito. Tutto va calibrato, e lo facciamo, per venire incontro alle esigenze ma al tempo stesso ci aspettiamo che cittadini e commercianti facciano la loro parte”.

Si riferisce al portare rispetto alla comunità, anche quando si portano fuori i propri cani e si lasciano fare i bisogni senza poi pulire né col sacchetto né con una bottiglietta d’acqua…

“Anche. Non possiamo mettere un cestino ogni cinque metri, i cestini ci sono e quando si esce  a fare una bella camminata con il proprio animale non è un problema raggiungerli per buttare il sacchetto. E anche l’acqua per pulire la pipì che altrimenti puzza e non è certo igienico. Comunque questo non è argomento proprio di mia competenza, si tratta solo di un commento da cittadino, per il rispetto dell’intera comunità”.

 

Katiuscia Vaselli