Acquedotto del Fiora: intervento su dorsali, grande lavoro di squadra

Negli ultimi due giorni sono stati effettuati da Acquedotto del Fiora due interventi complessi sulle dorsali principali del nostro acquedotto, quella del Fiora che porta l’acqua a gran parte della provincia di Grosseto e quella del Vivo che rifornisce numerosi comuni del senese. Le dorsali sono organi vitali per tutta la rete idrica, le arterie che alimentano l’intero sistema. Gli interventi erano indispensabili e non differibili per scongiurare il rischio di rotture improvvise che avrebbero causato, a cascata, danni e disagi ben più pesanti per la rete e per i cittadini. Meglio prevenire che curare quindi, soprattutto in un momento particolare come quello che stiamo vivendo.

Grazie a una corretta pianificazione, alla cura delle infrastrutture, alle competenze del personale e al lavoro di squadra, tutto si è svolto in tempi inferiori al previsto e senza alcun effetto collaterale. Sono stati due interventi molto consistenti, a fronte dei quali l’azienda ha messo in campo tutte le risorse a sua disposizione, riuscendo ad arrecare pressoché zero disagi ai cittadini. Inoltre, grazie alla sinergia tra Acquedotto del Fiora e le amministrazioni comunali dei territori coinvolti, la comunicazione dei lavori è stata ampia e diffusa, così che i cittadini erano preparati e hanno limitato i consumi differibili (es. lavatrici, lavastoviglie).

“Ringrazio tutta la gestione operativa di Acquedotto del Fiora e le squadre al lavoro in questi due giorni per il grande impegno profuso – commenta il presidente Roberto Renai – Un grazie particolare anche ai sindaci e agli assessori, che comprendendo l’indifferibilità dei lavori ci hanno supportato nella decisione di effettuarli in un momento così particolare e ci hanno aiutato nel diffondere le informazioni ai cittadini”.

“Unendomi ai ringraziamenti del presidente, ci tengo a sottolineare come quasi l’intera totalità del territorio coinvolto non si è nemmeno accorto che stavamo lavorando per mettere in sicurezza il servizio – aggiunge l’amministratore delegato Piero Ferrari – L’aver dato pressoché zero disagi è frutto degli investimenti in tecnologie, infrastrutture, formazione e sicurezza del personale che portiamo avanti in Acquedotto del Fiora e questa è la strada che continueremo a percorrere per contribuire al benessere della comunità e del nostro territorio”.

Per quanto riguarda la dorsale Fiora, l’intervento ha interessato un tratto di circa 10 chilometri della maggiore delle due condotte parallele che la costituiscono. Il flusso idrico è stato fatto transitare sulla tubazione parallela, di diametro inferiore, riducendo la portata  dai circa 710 l/s (litri al secondo) prelevati in questo periodo a circa 350l/s. Data la particolare configurazione plano-altimetrica della dorsale, la riduzione ha interessato solo in parte i comuni della parte meridionale e delle zone interne della provincia grossetana, che non hanno rilevato alcun disservizio anche grazie ai serbatoi di accumulo e all’attivazione di diversi impianti che sopperiscono alla risorsa delle sorgenti durante gli interventi. Per esempio a Grosseto, una delle zone maggiormente interessate dall’intervento, il deficit idrico è stato di circa 180 l/s: AdF lo ha mitigato utilizzando la risorsa locale dei pozzi per circa 130 l/s e mediante la capacità di compenso dei serbatoi a servizio della città. Un’altra zona dove il deficit idrico dovuto ai lavori è stato importante, circa 170 l/s, è la fascia costiera a nord di Grosseto, dove il servizio idrico ai comuni interessati  – Castiglione della Pescaia, Follonica, Massa Marittima, Monterotondo Marittimo – è stato costantemente garantito grazie ai circa 130 l/s provenienti dalle risorse locali normalmente utilizzate per far fronte alla maggior richiesta idrica del periodo estivo.

Un altro esempio è l’intervento effettuato a inizio mese sulla condotta di diametro inferiore della dorsale Fiora: l’utilizzo della tubazione di diametro maggiore e l’attivazione dei pozzi di Grosseto e della località Muccaia a Massa Marittima hanno permesso di effettuare l’intervento senza disservizi.

Per quanto concerne invece la Dorsale Vivo, l’intervento ha interessato i comuni di Castiglione d’Orcia, Pienza, San Quirico d’Orcia e Trequanda e la località Montisi e alcune zone rurali nel comune di Montalcino. Il flusso sulla dorsale Vivo, che è molto meno complessa rispetto alla Fiora, è stato completamente chiuso presso il nodo Giglianello. Sono quindi venuti a mancare tutti i 70 l/s che transitano di norma in questo periodo: la volumetria dei serbatoi di accumulo in cui è stoccata la risorsa idrica è ampiamente dimensionata per sopperire alle esigenze del territorio, pertanto non si sono rilevati disservizi.

Sul versante della pianificazione, i dati storici derivanti dagli interventi effettuati in passato e le simulazioni dei lavori pianificati permettono ad AdF di individuare le zone di maggiore criticità e di mettere in mettere in campo tutte le azioni necessarie ad annullare o mitigare notevolmente i possibili disservizi. Dorsale Fiora: fin dalla mattina è stato attivato un servizio di autobotti per Scarlino scalo, Bagni di Gavorrano e Cura nuova a Massa Marittima, dove le risorse locali presenti non permettono di far fronte all’intera richiesta idrica in assenza di acqua proveniente dalla dorsale. L’approvvigionamento alternativo è stato predisposto proprio sulla base di simulazioni effettuate prima dell’intervento. Dorsale Vivo: la capacità di compenso dei serbatoi, come evidenziato anche dai dati storici dei precedenti interventi, è sufficiente a garantire la risorsa idrica durante i lavori senza generare mancanze di acqua, pertanto non è stato necessario attivare approvvigionamenti alternativi.