Un focus scientifico sull’ecografia articolare

Fra oggi e domani Siena ospita il Meeting internazionale di Reumatologia. Nello specifico il convegno sta affrontando il tema dell’ecografia articolare

Domani si conclude a Siena il Meeting internazionale di reumatologia, con focus scientifico sull’ecografia articolare. L’appuntamento, iniziato oggi  all’Hotel Garden, è organizzato dalla UOC di Reumatologia dell’AOU Senese con il professor Mauro Galeazzi, direttore del reparto e presidente della Società Italiana di Reumatologia, il professor Bruno Frediani, responsabile dell’UOS di Diagnostica Articolare e il dottor Giorgio Filippou, responsabile del Servizio di Ecografia. Al convegno partecipano oltre 100 medici.

«Il policlinico senese  – commenta Galeazzi – ha una tradizione reumatologica importante ormai quarantennale. Un gruppo in particolare, coordinato dal professor Frediani, si occupa di diagnosi reumatologica strumentale ed è stato tra i primi in Italia, già 25 anni fa, ad effettuare le ecografie articolari».

Il professor Frediani  spiega che «tale metodica  è più sensibile delle comuni radiografie e, quindi, consente una diagnosi precoce più immediata, ma anche un miglior monitoraggio dell’efficacia dei farmaci, perché individua l’infiammazione».

Obiettivo del convegno è quindi un confronto tra i massimi esperti per mettere a fuoco le problematiche aperte nella diagnosi delle varie malattie che sono studiabili con questa metodica. «Vogliamo tracciare un percorso  – conclude Filippou, membro attivo dell’OMERACT, Outcome MEasures in Rheumatology, associazione internazionale ed indipendente di reumatologi – fra i migliori centri per meglio definire criteri di diagnosi precoce che possano essere condivisi da tutti e definire le linee di ricerca per capire meglio alcune patologie articolari».

Nel corso del convegno di parlerà anche degli aspetti relativi alla formazione universitaria specifica, degli investimenti in questo settore e dei nuovi farmaci oggi disponibili tra cui i biotecnologici, quelli definiti ‘piccole molecole’ e gli immunosoppressori più efficaci e tollerabili.