Siena, ecco il piano di sviluppo per le Scotte: interventi fino a 172milioni di euro

Il nuovo materplan, che prevede lavori per un valore fino a 172milioni di euro, porterà un piano di riordino e sviluppo dell’intero ospedale Santa Maria alle Scotte. Il bando di gara, per realizzare uno studio di fattibilità per ridisegnare l’ospedale, è stato appena pubblicato. Il nuovo disegno dell’ospedale metterà al centro della propria attenzione, insieme alle esigenze sanitarie, gli spazi per la logistica, gli accessi, la viabilità interna, i magazzini, gli spogliatoi e i parcheggi.

Antonio Barretta, direttore generale dell’Aou senese, spiega: “L’obiettivo è avere un progetto completo dell’intero ospedale compresi i servizi che ad esso afferiscono. Si tratta di tanti lavori che andranno a comporre un unico progetto in modo da rendere l’intero sistema efficiente e massimamente fruibile da parte di utenti e professionisti. Nella progettazione saranno coinvolti tutti i dipartimenti, in modo da tenere conto delle diverse esigenze nel rispetto della piena integrazione tra ricerca, didattica e assistenza, e che ogni lavoratore possa svolgere la sua attività in un ambiente in grado di rispondere alle sue necessità professionali offrendo al contempo adeguatezza, operatività e comfort. Si tratta di lavori che andranno avanti nei prossimi anni e la particolarità del masterplan è anche quella di indicare le tempistiche precise e le priorità in modo da preservare la massima funzionalità dell’ospedale anche durante le attività di cantiere. In sintesi quindi il masterplan dovrà prevedere l’articolazione degli interventi di riqualificazione funzionale per fasi successive, definendo la successione temporale in termini di fattibilità per garantire il mantenimento dell’attività sanitaria anche mediante l’eventuale realizzazione di un nuovo edificio”.

Lo studio di fattibilità dovrà essere integrato e coordinato e dovrà definire compiutamente le previsioni e il dimensionamento ottimale dei servizi sanitari e assistenziali, le connessioni e le relazioni funzionali tra aree a diversa caratterizzazione e intensità di cura, la rete dei percorsi dedicati, i servizi di supporto logistico e tecnologico, le aree dedicate all’insegnamento, alla ricerca e alla formazione, gli spazi e le funzioni commerciali e ricettive, gli interventi di valorizzazione del verde ornamentale, la viabilità e le aree parcheggio. Barretta conclude: “Lo studio dovrà partire dall’analisi dello stato attuale e dovrà tenere conto delle progettazioni in corso e in programmazione, con particolare riferimento all’adeguamento antisismico, antincendio, efficientamento energetico ed estetica delle nuove facciate. Seguiranno poi le singole procedure esecutive”.