Paolo Almi è il nuovo provveditore della Misericordia di Siena

È Paolo Almi il nuovo provveditore della Misericordia di Siena. Al voto sono andati circa 240 volontari che hanno dato la loro fiducia a colui che subentrerà ad Andrea Valboni. Davanti ad Almi ci sono adesso varie sfide: quella di andare a rinnovare il parco di vetture dell’associazione, e per farlo serviranno investimenti non di poco conto; riuscire a garantire l’elevato numero di servizi che vengono quotidianamente garantiti; fare in modo di trovare nuovi volontari e dare vita, nel far questo, anche ad un ricambio generazionale tra gli stessi.

“Sono molto contento e ringrazio tutte le persone che hanno avuto fiducia in me – le dichiarazioni di Almi. – Sarà un impegno grande ed importante in quelli che si prospettano come anni complicati. Il numero dei servizi che effettuiamo è molto cresciuto negli ultimi due anni, ci sono moltissime richieste anche solo per quel che riguarda le attività di trasporto sanitarie e l’emergenza. Negli anni di Covid abbiamo potuto effettuare un minore numero di corsi per formare nuovi volontari. Adesso sono ripresi, è ad esempio in svolgimento un corso di livello avanzato, tuttavia il numero di nuovi volontari formati si è ridotto rispetto a quanto avveniva in passato. Io voglio lodare tutti i volontari per quanto hanno fatto in questi due anni della pandemia. Hanno svolto un lavoro egregio e con grandissima professionalità, e nessuno si è contagiato in servizio”.

Ancora Almi: “C’è sempre bisogno di nuovi volontari, e anche di un ricambio generazionale perché l’età media è piuttosto alta. Oggi si registra un fenomeno per il quale è più facile che i giovani si avvicino ad associazioni di tipo ricreativo e o culturale piuttosto che ad associazioni di volontariato come la nostra. Secondo la nuova legge le ambulanze che vengono utilizzate non dovranno avere più di dieci anni e non dovranno nemmeno avere superato un certo chilometraggio. Ma non tutti i veicoli hanno quelle caratteristiche. Dovremo effettuare uno sforzo economico e trovare il modo di andare ad acquistare nuovi veicoli: un’ambulanza costa 100 mila euro, un pulmino sanitario 48 mila”.

G. G.