Operativo il nuovo fentolaser per l’area oculistica:è il primo di questo tipo in una struttura universitaria toscana

Aldo Caporossi con il nuovo strumento in sala operatoria

Tecnologia innovativa per la chirurgia dell’occhio al policlinico Santa
Maria alle Scotte. All’ospedale senese è operativo il nuovo fentolaser,
uno strumento che ha dato un forte impulso allo sviluppo della chirurgia  corneale e refrattiva in questi ultimi anni. “Abbiamo effettuato un  grosso investimento – spiega Paolo Morello, direttore generale AOU  Senese – per garantire ai nostri pazienti il meglio della tecnologia  oggi disponibile, e che permette ai nostri oculisti di potenziare  ulteriormente le possibilità diagnostiche e terapeutiche”. Lo strumento  è già operativo e viene utilizzato sia dall’Oculistica, diretta dal  professor Aldo Caporossi, che dall’Oftalmologia, diretta dal professor  Edoardo Motolese. “Si tratta del primo laser – spiega Caporossi – che  con un’azione fotoablativa riesce a produrre piani di taglio sul tessuto  corneale con estrema precisione e profondità, consentendo una  fotoablazione con il laser ad eccimeri per la correzione dei difetti  della vista. Con ablazione più profonda si possono preparare piani di  taglio per una chirurgia lamellare anteriore, dove il tessuto rimosso è  sostituito con tessuto da donatore e consente quindi, con sicurezza e  velocità, un vero trapianto lamellare per esiti di cicatrici o per  cheratocono”. La procedura refrattiva che prende il nome di tecnica a  doppio laser, il “J lasik”, favorisce un recupero molto più rapido della
tecnica di superficie, senza sintomi dolorosi. “Il fentolaser – prosegue  Caporossi – ha poi cambiato la tecnica chirurgica del trapianto  perforante sostituendosi al trapano manuale e migliorando la metodica,  producendo un profilo a incastro che consente una maggiore precisione  chirurgica, una più rapida guarigione e sicurezza del decorso  post-operatorio, con minore presenza di astigmatismo chirurgico dopo  l’intervento”.Si tratta del primo fentolaser disponibile in una  struttura universitaria toscana. “In un’unica sala operatoria – conclude  Morello – abbiamo, in questo momento, la potenzialità di un laser ad  eccimeri per la chirurgia dei difetti di vista di ultima generazione, il  nuovo Fentolaser per la tecnica refrattiva con doppio laser per i  trapianti lamellari e perforanti e una postazione chirurgica con  microscopio operatorio per l’immediato passaggio dal tempo laser al
tempo chirurgico”.