L’impegno dell’Asl Toscana sud est per la medicina di genere

Dalla prevenzione alla medicina di genere. Il Codice Rosa e i nuovi ambulatori per la fertilità consapevole: la mappa del sostegno a tutto l’universo femminile

La Asl Toscana sud est, nella giornata della Festa della Donna, coglie l’occasione per sottolineare il proprio impegno nella medicina di genere e la particolare attenzione rivolta alle donne, i loro problemi ed esigenze.  L’Azienda da anni offre numerosi servizi e tutto il sostegno possibile all’universo femminile. Nella nostra provincia, in particolare da quest’anno, sono diverse le novità.

Proprio oggi ha aperto il nuovo ambulatorio di “fertilità consapevole” a Campostaggia, per dare una risposta ai diversi tipi di problematiche riguardanti la fertilità e garantire l’accoglienza, l’informazione e la presa in carico della coppia nella prima fase di diagnosi e terapia assicurando l’accesso alle più moderne tecniche di procreazione medico assistita (PMA) il cui Centro è l’Ospedale “La Fratta” a Cortona, punto di riferimento per tutta l’Azienda.

Sempre da questo mese, per tutta la nostra provincia, prende il via lo screening del carcinoma cervicale attraverso il test dell’HPV per le donne nella fascia d’età 34-64 anni. Il classico Pap test, fino ad oggi realizzato per gli screening, gradatamente sarà sostituito dal test per la ricerca del Papilloma virus umano (test HPV). Il Pap test non scomparirà ma avrà la funzione di selezionare fra le donne risultate positive quelle da inviare all’approfondimento di secondo livello (test di triage).

La rete dei servizi e dei professionisti, che lavorano in maniera integrata, permette di raccogliere i segnali di difficoltà e di bisogno che vengono dalle donne. Il progetto del “Codice rosa” modello di accoglienza delle vittime di violenza, ideato nel 2009 all’interno della Asl di Grosseto dalla dottoressa Vittoria Doretti, oggi è presente in tutti i pronto soccorso della Usl Toscana sud Est e della Toscana. Nel 2016, nella nostra provincia, il codice rosa ha seguito 131 donne, tra queste 6 di età minore. Da questa esperienza, grazie a una convenzione tra l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese (AOUS) , l’Università di Siena e la Usl Toscana Sud Est, è stato istituito il master “Codice rosa” che a fine aprile darà il via alle lezioni, sotto la direzione della professoressa Anna Coluccia, criminologa e la responsabilità scientifica delle aree tematiche di Vittoria Doretti.

Un settore dove viene posta grande attenzione è quello della gravidanza. Il percorso materno-infantile è seguito da professionisti che lavorano in modo integrato dai consultori all’ospedale, con la presa in carico della donna con tutte le sue problematiche per arrivare al parto nelle più moderne e particolari forme sia a Nottola che a Campostaggia, dove nel 2016 sono stati rispettivamente 683 e 706 i parti (1389 in totale), con la garanzia del percorso di allattamento al seno materno fiore all’occhiello dei due ospedali e per le mamme.

Sono importanti tutte le figure professionali che ruotano intorno alla donna e che devono saper cogliere i problemi. A questo scopo è attivo, da anni, nei nostri consultori e ospedali, anche il percorso di “mamma segreta”. La donna che vive l’esperienza della gravidanza in condizione di forte disagio deve poter scegliere consapevolmente il proprio futuro e quello del nascituro e deve essere adeguatamente sostenuta, sia che voglia sviluppare le proprie competenze genitoriali sia nel caso in cui non intenda riconoscere il bambino e di partorire in segreto.

«L’8 marzo è un’occasione per pensare a cosa vuol dire essere donna oggi- dichiara Simona Dei, direttore sanitario della Asl Toscana sud est – In famiglia, nel lavoro, nella propria comunità, nel percorso della vita. Un’occasione per festeggiare insieme i successi, apprezzare la tenacia e sostenere la fragilità. Buon 8 marzo a tutte noi, le donne dell’ Asl sud est!».