I positivi al Covid-19 a casa invitati dalla Regione a trasferirsi negli alberghi sanitari

Positivi (quelli che ora sono a casa, più di tremilacinquecento in tutta la Toscana) invitati a trasferirsi negli alberghi sanitari. E positivi delle residenze per anziani o per disabili che d’ora in poi avranno un’assistenza da cure intermedie, in strutture appositamente dedicate o nelle case di riposo dove già si trovano (se sarà possibile). Il tutto a carico del sistema sanitario regionale.

Il presidente della Toscana Enrico Rossi ha firmato stamani due ordinanze con nuove misure per contenere i contagi e combattere il virus. “Ma così – spiega in un video sul suo profilo facebook – riusciremo a garantire anche una migliore assistenza a chi è ammalato”.

Da casa negli alberghi sanitari
Negli ospedali la situazione sta migliorando: diminuiscono i ricoveri (e non solo quelli in terapia intensiva). Ma non è il momento di abbassare la guardia: vanno ridotti in tutti i modi i rischi di nuovi contagi, ripete il presidente. Così la Regione offrirà a tutti i pazienti positivi che oggi sono in isolamento nella propria abitazione – quelli che in ospedale non ci sono mai andati, perché stavano abbastanza bene, e quelli che dall’ospedale sono stati dimessi – la possibilità di trasferirsi ed essere assistiti in alberghi sanitari, dove le Asl dovranno garantire ogni giorno almeno una visita di medici e infermieri. “Gli alberghi sanitari offrono migliori garanzie di isolamento” spiega Rossi. A casa non è detto che accada. Trasferirsi in un albergo sanitario protegge anche chi convive con il paziente. “Inoltre – aggiunge il presidente – le condizioni di salute potranno essere monitorate in modo più continuo”.

Non è un obbligo. Le unità mobili di infermieri e medici, le Usca, che si recheranno nei prossimi giorni a casa dei pazienti, lo proporranno. La scelta sarà degli ammalati. “Ma vi invito ad accettare l’offerta” dice Rossi. Chi poi volesse rimanere a casa dovrà comunque firmare una dichiarazione in cui rinuncia al trattamento proposto.