Giornata Nazionale per l’Epilessia. Punto di incontro con i cittadini presso l’ospedale Santa Maria alle Scotte

ospedale delle Scotte

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Domenica 4 maggio si celebrerà l’annuale Giornata Nazionale per l’Epilessia, giunta alla 13^ edizione. All’evento parteciperanno anche gli esperti dei reparti di Neurologia e Neurofisiologia Clinica, diretta da Alessandro Rossi, e di Pediatria, diretta da Paolo Balestri, dell’ospedale Santa Maria alle Scotte, che saranno a disposizione di cittadini e pazienti presso gli ambulatori della Libera Professione, al I lotto, I piano, dalle ore 10 alle ore 13 (per informazioni telefoniche chiamare il numero 0577 586002) . “Fare informazione sull’epilessia – spiega il neurologo Raffaele Rocchi, responsabile del centro Epilessia e Medicina del Sonno delle Scotte – è importante non solo per chi ne è colpito ma anche per i familiari, gli amici e tutte quelle persone che possono trovarsi ad assistere ad un attacco epilettico e non sanno cosa fare e come aiutare il paziente.” L’epilessia è una malattia che origina da diverse patologie neurologiche che favoriscono l’insorgenza, nelle cellule cerebrali, di impulsi elettrici ad alta frequenza, generando crisi con manifestazioni cliniche di diverso tipo, da brevi momenti di “assenza” a crisi convulsive generalizzate. “E’ fondamentale una diagnosi tempestiva della malattia e una terapia adeguata – aggiunge il neurologo Gianpaolo Vatti – che può essere sia di tipo farmacologico che, per i casi più gravi e resistenti ai farmaci, di tipo neurochirurgico”. Particolare attenzione va poi posta ai bambini e anche all’ambiente scolastico e ludico-ricreativo che li accoglie. “Ci sono tante particolarità legate alla malattia e al mondo dell’infanzia, come gli aspetti psico-sociali – aggiunge il pediatra Salvatore Grosso, responsabile Neuroimmunologia ed Endocrinologia Pediatrica – In particolare, occorre riconoscere precocemente i disordini cognitivi o, nell’adolescente, i segni di disagio legati alla diagnosi di epilessia. Ciò permette di delineare, in ciascun paziente, specifici approcci di supporto cognitivo, psicologico e, se necessario, farmacologico. In età adulta invece ci sono particolari attenzioni per quanto riguarda l’idoneità alla guida, la compatibilità con il lavoro, l’invalidità, la pratica sportiva e la gravidanza”.