E’ rottura sui pronto soccorso tra l’ASL Toscana sud est e la CGIL

Ieri pomeriggi si è consumato lo strappo tra l’ASL Toscana Sud Est la FP CGIL sulla gestione dei pronto soccorso di Siena, Arezzo e Grosseto

E’ rottura sulla gestione dei pronto soccorso tra l’ASL Toscana Sud Est e la CGIL. I sindacalisti che si occupano della Funzione Pubblica di Arezzo, Siena e Grosseto per la Confederazione guidata da Susanna Camusso, hanno rilasciato un durissimo comunicato stampa sulla vicenda. Di seguito è possibile leggerne il testo:

“Durante una difficile trattativa, ieri pomeriggio, nella sede della ASL Sud Est a Siena, Bruno Pacini, rappresentante della Funzione Pubblica CGIL per Arezzo, Siena e Grosseto, è uscito dalle trattative interrompendo le relazioni sindacali con la ASL. Lo scontro verbale avvenuto è il sintomo di un atteggiamento dilazionatorio  e in questo caso anche canzonatorio che l’Azienda, con alcuni dirigenti, intraprende per gestire un’ASL complessa. ASL che di sicuro ha delle difficoltà oggettive legate alle leggi e al mantenimento del costo del lavoro. Ma la pretesa di dire che tutto è regolare e tutto è a posto cozza e stride con la realtà lavorativa che ogni operatore, sia medico che infermiere, riscontra quotidianamente.

Ci siamo impegnati da sempre chiedendo trattative e confronti, facendo proposte e assumendoci in questo modo un ruolo tutto teso a migliorare le condizioni di lavoro e contrattuali in una situazione che in  Toscana non aveva precedenti. La riforma, in questo pezzo di Toscana, ha maggiori costi e difficoltà logistiche, ovviamente. Ma le richieste inevase sui problemi dei Plessi Ospedalieri e nei servizi rendono sempre più critiche le condizioni di lavoro.

Paradossale poi che lo scontro abbia avuto origine sui Pronto soccorsi e i trasporti interospedalieri, che in questo momento mettono in difficoltà i pronto soccorso delle zone senese e grossetana, mentre su Arezzo è
l’Azienda che auto denuncia una realtà al collasso e dichiara soluzioni che non riscontriamo.

Chiarezza dei ruoli e riscontro di merito delle affermazioni dei dirigenti ASL, uniti al rispetto, è quello che questa organizzazione sindacale pretende, visto che li garantisce nelle trattative”.