Vigni (Pd): “Consumo zero di territorio e una città dei diritti”

“Il mio impegno sarà quello di lavorare per una città più vivibile e più coerente con le proprie caratteristiche e con le esigenze della vita contemporanea, pensata per i suoi cittadini e non solo per i turisti, aperta alle differenze e inclusiva nei confronti di tutti, dove ognuno possa sentirsi davvero a casa propria”.
Così Simone Vigni, architetto e libero professionista, iscritto a varie associazioni fra le quali l’ANPI e l’Arcigay, presenta la propria candidatura al Consiglio comunale di Siena nelle file del Partito Democratico. Vigni è segretario del circolo Pd del Petriccio; alle scorse primarie nazionali per la scelta del candidato premier, è stato coordinatore di uno dei comitati cittadini a sostegno di Matteo Renzi.

 

Urbanistica. “Occorre cambiare rotta – afferma Vigni – rispetto ai troppi errori commessi in passato nella progettazione e nella gestione urbanistico-architettonica della città. Le mie parole d’ordine, se sarò eletto in Consiglio comunale, saranno consumo zero di nuovo territorio, cioè nessuna nuova edificazione ma recupero e trasformazione dei contenitori esistenti, soprattutto nel centro cittadino; e salvaguardia-tutela del nostro patrimonio artistico-architettonico. Un esempio per tutti il ritorno alla città, a fini di recupero e valorizzazione, della storica cinta muraria, con lo splendido esempio di architettura militare del fortino opera di Baldassarre Peruzzi e della Caserma di Santa Chiara. E’ necessario dimezzare i tempi di approvazione delle pratiche edilizie per venire incontro alle esigenze dei cittadini, delle imprese e dei professionisti in modo da stimolare la ripresa economica. Serve una profonda ed immediata revisione del regolamento urbanistico, che non ha prodotto le risposte attese, in modo da favorire i piccoli interventi a carattere familiare, di natura non speculativa, che possono muovere con facilità il settore edilizio, oggi completamente fermo, e dare risposte alle famiglie. La nuova amministrazione si dovrà caratterizzare per un forte impegno sulla green economy, della mobilità pubblica sempre più sostenibile con un nuovo piano del traffico che tuteli meglio e di più la Ztl, a cinquant’anni dalla sua entrata in vigore, ed un nuovo sistema di distribuzione delle merci.C’è poi il tema dell’associazionismo intercomunale che non può più essere eluso, viste le scarse risorse a disposizione degli enti locali chiamati a rispondere ad esigenze sociali sempre più urgenti e pressanti, anch’esso con pesanti ripercussioni sul fronte urbanistico della città”.

 

Diritti. “Una città aperta e moderna, che forte della sua storia, guardi di più al futuro – dice ancora Vigni – è più attrattiva ed inclusiva per i suoi cittadini e per i turisti, senza che le due dimensioni entrino in conflitto. Un investimento sulla cultura e sui beni culturali e sui nuovi diritti sono i requisiti per partecipare alla sfida di Siena candidata a capitale europea per il 2019. Una città pensata per il cittadino dei giorni nostri è aperta al rispetto di tutti, integrata con culture diverse ed è chiusa ad ogni forma di discriminazione. In tal senso, mi impegnerò sul fronte delle unioni di fatto affinché il nuovo sindaco riprenda con forza ed incentivi il registro delle unioni civili, già introdotto dalla precedente amministrazione e presente in molte città, ma in particolare vorrei che Siena entrasse a fare parte a pieno titolo della rete RE.A.DY (pari opportunità politiche di genere). Altro punto che caratterizzerà il mio impegno sarà la lotta all’omofobia e contro tutte le discriminazioni, che siano di genere o di pensiero. È questo lo spirito della città aperta che ci hanno consegnato i nostri antenati e che vogliamo far conoscere all’esterno”.