Siena Cambia ha incontrato i candidati del Centrosinistra

Bruno Valentini

L’Associazione Siena Cambia, il nuovo movimento politico senese nato intorno alla candidatura di Bruno Valentini a sindaco di Siena, ha incontrato i candidati del centrosinistra al prossimo Parlamento. Il coordinatore Fulvio Mancuso ha introdotto il dibattito chiedendo che in questo ultimo scorcio di campagna elettorale il PD e tutto il centrosinistra riescano a presentare agli elettori una proposta che sia una virata radicale rispetto all’andazzo del Paese, rispondendo efficacemente al populismo distruttivo di Grillo ma anche ai limiti della proposta di Monti che, dopo averci restituito credibilità e salvato dal baratro, non ha saputo stimolare un’adeguata crescita economica ed occupazionale.

Anche a Siena – ha continuato Mancuso – con la crisi della più importante azienda toscana, il MPS, si rischia una vera e propria glaciazione di un tessuto economico che deve reimparare a competere uscendo dalla dannosa autarchia, con il carico della rarefazione del credito per le aziende, della fine delle risorse che dalla Fondazione sono andate per anni a vantaggio degli enti locali e di un diffuso tessuto di associazioni, con un Comune capoluogo commissariato e con un bilancio in condizioni preoccupanti e con un livello di tassazione locale ai massimi livelli. Dopo il leale contributo alla battaglia per Bersani premier, Siena Cambia si attende che subito dopo le elezioni si riesca a costruire un nuovo centrosinistra integrativo ed alternativo a quello striminzito uscito dalle primarie poco partecipate del 20 gennaio, con un candidato che rischia di condurre alla sconfitta anche in ragione delle scelte politiche sbagliate che da circa un decennio sono state fatte anche in relazione al tema della banca e della fondazione.

Susanna Cenni, non presente, ha inviato un messaggio evidenziando che questo è un voto difficile, che si sta misurando con una grande distanza tra i cittadini e la politica. “Una distanza fatta di sfiducia, di rabbia, che a Siena, con la vicenda della Banca, si fa più pesante. E’ con i fatti – sono state le parole dell’on. Cenni – che si può dimostrare che non siamo tutti uguali, com’è accaduto con le primarie, per il leader e per il parlamentari, il programma innovativo, le liste rinnovate, il 40% di donne che saranno elette, la scelta di lasciar fuori dalle liste profili non limpidi, la cancellazione dei vitalizi, la riduzione delle indennità dei parlamentari fino al livello dei sindaci dei comuni capoluogo”.

Anche Gabriele Berni, candidato per SEL, è passato dall’assemblea per un saluto, ricordando che i sondaggi più recenti raccontano una situazione di maggiore difficoltà a Siena, dove evidentemente il rapporto con gli elettori è più lacerato che altrove. Bruno Valentini ha presentato il candidato Sandro Starnini ricordando la necessità di non cedere in campagna elettorale alla demagogia delle facili promesse, perché senza risanamento dei bilanci pubblici non c’è possibilità né di alleggerire le tasse e né di far ripartire l’economia, a Siena come a Roma.

“Ci vorrà tanto coraggio per modificare la struttura della spesa pubblica a livello nazionale e locale – ha precisato Valentini – perché finora si è andati avanti con una politica di tagli proporzionali, mentre va rivoluzionato il modo di governare e di gestire le risorse affidate, revisionando un Patto di Stabilità che strangola gli Enti Locali ed aggrava la crisi”. Starnini ha concluso la serata spiegando molto efficacemente che vista la dipendenza italiana dall’Europa, ogni ipotesi di governo diversa da quella guidata da una maggioranza forte con Bersani presidente del Consiglio sarebbe disastrosa e metterebbe in difficoltà un progetto progressista di cambiamento della linea ottusa del rigore finora perseguita a Bruxelles. A livello locale, anche Starnini ha condiviso la necessità di riaprire la riflessione senese sulla coalizione e sul candidato sindaco alla luce dei risultati percentuali e quantitativi del voto del 24 e 25 febbraio, che sarà un test fondamentale per capire gli umori dell’elettorato, in tutta la provincia.