Sel Siena: “Per le nomine dobbiamo seguire la Carta di Pisa”

consiglio comunale di Siena

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Oggi assistiamo al paradosso di considerare lusinghieri i risultati ottenuti dalla Fondazione MPS nell’operazione che, per estinguere il debito, ha portato la fondazione a detenere il 15 per cento delle azioni della Banca MPS. Se solo due anni fa avessimo letto uno dei titoli dei giornali di oggi, avremmo trasecolato. Eppure, nelle condizioni date, con il rischio reale di estinzione della Fondazione conseguente alla richiesta di aumento di capitale avanzata a dicembre dal management della banca e appoggiata, tra l’altro, dal candidato sindaco Eugenio Neri, questo risultato appare oggi eccezionale.

Non possiamo dimenticare tuttavia che quello che solo due anni fa ci sembrava impossibile, altro non è che il frutto di ripetuti errori pregressi di una classe dirigente tecnica incapace di governare Banca MPS e Fondazione.

Ecco perché un altro tema oggi si impone: la reale e totale trasparenza dei processi di selezione e nomina delle classe dirigente tecnica chiamata a guidare le strutture partecipate dal comune.

Abbiamo sostenuto con forza l’approvazione della Carta di Pisa da parte del Consiglio comunale. Ad essa intendiamo fare riferimento senza reticenze anche per quanto riguarda la trasparenza sui processi di selezione e nomina.

Il prima possibile va attuato un metodo che si ispira alla carta di Pisa, soprattutto nel processo di selezione della classe dirigente. Delle nomine che passano da un metodo chiaro e riconosciuto, sono un passo importante verso il cambiamento. Chiarezza, trasparenza e selezione lineare, verifica dei risultati: questi sono i valori che dobbiamo seguire per continuare a cambiare la nostra Città. Questi sono i valori che ci chiedono i nostri concittadini e su questi valori vogliamo costruire il percorso di governo della città.

Per questo riteniamo indispensabile avviare da subito un processo di revisione dei passaggi di nomina da parte del sindaco che prevedano: la mappatura delle competenze di natura tecnica dei ruoli da ricoprire; l’individuazione di strumenti di valutazione che prevedano oltre al curriculum, la valutazione del potenziale, un colloquio motivazionale e la presentazione di un progetto, indispensabili a selezionare la persona giusta al posto giusto; la definizione di un organismo di valutazione terzo; la scelta motivata del sindaco, nel rispetto del TUEL, tra la rosa degli idonei.

Sia sulle nomine di tipo tecnico che su quelle di carattere più prettamente politico vige, come sempre, il principio di responsabilità: chi esercita il potere di scelta si fa garante rispetto alla comunità. E’ evidente, quindi, che la verifica annuale dei risultati ottenuti è il punto cardine di ogni conferma e che al sindaco spetta, sulla base di questi, non solo il diritto di nomina ma anche il dovere di revoca.

Sel Siena