Scaramelli: “Adesso una classe dirigente coraggiosa che cambi questo Paese”

di Stefano Scaramelli *

Stefano Scaramelli - sindaco di Chiusi

Stefano Scaramelli – sindaco di Chiusi

Adesso è il tempo di avere una classe politica che abbia il coraggio di fare quelle cose che realmente servono al Paese, la politica degli inciuci ha fallito e messo in ginocchio un Paese meraviglioso, ma adesso con semplicità e coraggio e con Matteo Renzi al governo abbiamo tutti una grande occasione per cambiare veramente verso all’Italia. Noi, insieme a Matteo, ci mettiamo la faccia perché siamo convinti che possiamo cambiare e lo possiamo fare senza paura.

Sono tanti i settori nei quali l’Italia può investire per ripartire e tornare ad essere un grande paese. Servono regole e garanzie certe per chi investe, tasse più basse, meno burocrazia, maggiori tutele per i giovani e per le imprese, servono investimenti sulla donna perché non è pensabile che solo il 50% delle donne in Italia sia occupata, servono maggiori risorse sugli asili nido, in cultura, in turismo ed in tutte le nostre eccellenze; solo un settore ha bisogno di un taglio del 50% degli occupati, il settore della politica. Tutto questo sono certo che con Matteo Renzi al governo finalmente sarà affrontato prima nei contenuti con le riforme costituzionali (revisione del titolo quinto) e legge elettorale (semplice e chiara chi vince governa 5 anni punto), poi lavoro, pubblica amministrazione e fisco; potrebbero essere i cento giorni più importanti negli ultimi 20 anni di politica italiana.

Matteo ha dimostrato ancora una volta di volere il bene del Paese senza se e senza ma perché andando al governo ha deciso di rischiare il tutto per tutto per il bene dell’Italia; se non fa le cose promesse a rimetterci è in primis lui, ma se riesce tutta l’Italia dovrà ringraziarlo. Certo ci potrebbe anche essere chi metterà i bastoni tra le ruote, ma questo qualcuno dovrà poi spiegare agli italiani perché non ha permesso ai giovani di avere futuro, all’occupazione di ripartire insieme alle imprese e perché non ha permesso di tagliare i costi della politica.

Se qualcuno metterà i bastoni tra le ruote andiamo subito alle elezioni, noi non abbiamo paura di combattere e confrontarci sui nostri progetti è arrivato il momento di far tornare la politica il primo strumento di servizio al cittadino e non il primo strumento per fare personali carriere o favori agli amici e agli amici degli amici. Con un sindaco al governo finalmente i parlamentari capiranno che non si può passare da un aperitivo ad una cena lavorando tre giorni alla settimana, ma che invece occorre lavorare come fa un qualsiasi operaio ed un sindaco sei giorni su sette.

I parlamentari del nostro territorio devono ripagare la fiducia che gli è stata data impegnandosi a cercare risorse ad esempio per vincere la sfida di Siena capitale europea della cultura, ma ancor prima per risolvere i disagi alla viabilità dovuta a dissesti idrogeologici (basta pensare alla condizione inaccettabile della SP146) oppure trovando risorse per l’alta velocità.  L’impegno è, insomma, grande, la scommessa è quella di cambiare la mente dei partiti e di chi ne fa parte, noi ci crediamo e saremo con Matteo con tutta la nostra energia perché cambiare si può e si deve e se l’Italia fallisce anche questo rigore rischia veramente di perdere la partita, ma noi non abbiamo paura di tirarlo e di segnare. Per guardare al futuro servono uomini come Renzi, ma anche come Letta che uscito con classe e stile resterà  un punto di riferimento importante sia per il nostro paese che in Europa.

Rimettiamo in moto questo splendido Paese i nostri figli ce ne saranno grati.

* Sindaco di Chiusi e membro nazionale Pd