Sanità, il candidato Massimo Sportelli: “Basta fango sulla città. Puntiamo su progetti reali”

Il candidato del Progetto Civico Senese Massimo Sportelli si è espresso in un’ampia riflessione sull’attualità cittadina, a fronte dei fatti che hanno riguardato sopratutto sanità e occupazione. Tagli per un totale di 45milioni di euro imposti dalla Regione Toscana per pareggiare il bilancio annuale, 5milioni solo per l’Azienda Ospedaliera Senese che verranno presumibilmente recuperati tagliando su personale e spese farmaceutiche. Subentra poi la questione Bassilichi con il mancato rinnovo delle commesse per Mps e Poste Italiane (di poco fa invece la notizia che, a breve, dovrebbe giungere il rinnovo). Tutto questo ha suscitato non poche prese di posizione, alcune molto forti, da parte di esponenti politici, sindacati, ma anche dai cittadini. Un parterre di critiche volte a sottolineare, spesso in maniera strumentale, le mancanze e le falle del panorama territoriale. Sportelli, nella nota che segue, chiede a gran voce il cessare definitivo di quel “sparare fango” controproducente spesso utilizzato a fini puramente elettorali. Sportelli lancia invece una proposta: rendere Siena un centro per la medicina di precisione. 

Una proposta che riportiamo integralmente: “Io come Voi, come ogni Cittadino Senese, sono esasperato dall’assistere ogni giorno ad attacchi denigratori alla nostra Città per poi sorbirsi inutili elenchi di criticità seguite solo da luoghi comuni, senza mai un qualcosa di propositivo. Certo, dobbiamo essere consapevoli dei problemi che ci affliggono, ma se c’è una cosa di cui veramente non abbiamo bisogno è di speculazioni elettorali.

Non è più tollerabile che si continui a “sparare fango” solo per fare notizia o, peggio ancora, per seminare il panico su ogni nostra certezza (lavoro, salute…).

La campagna mediatica che è in atto, amplifica ed evidenzia scientemente le problematiche che ci circondano, ma non per andare a vedere come risolverle, bensì soltanto per celare le proprie colpe o per cavalcare l’onda di un giusto malcontento.

La tecnica è semplice: si trasmette una rappresentazione apocalittica da fine del “nostro” mondo (ad esempio il problema occupazionale Senese vedi MPS, Whirpool, niente commesse Bassilichi, tagli Sanità…), salvo poi vedere quegli stessi soggetti che hanno fomentato il procurato allarme e che di dette criticità hanno responsabilità diretta (cioè chi ci amministra a livello locale e non), pensare di rassicurarci mostrando di aver fatto i loro compitini, con l’intento ulteriore di indurci a credere di essere loro, invece, i garanti della nostra “sopravvivenza” senza fare però alcun cenno sulle possibili soluzioni ai problemi.

In pratica si raffigura un presente terribile, poi si parla del passato (ad es. mostrando i bilanci) per dire che tutto non è poi così brutto, ma senza neppure provare a dare soluzioni per il futuro – un tempo si sarebbe detto “se la cantano e se la sònano”.

Alla stessa stregua, non appartiene al nostro progetto politico appropriarsi del malcontento limitandosi a rilasciare dichiarazioni ovvie e pensare di andare a chiedere, se non a pietire che qualcuno o qualcosa interceda per le nostre disgrazie, senza contare poi che quel qualcuno o qualcosa, ammesso che si attivi, ci rimetterà il conto del suo operato.

Siena non è una landa desolata senza futuro e senza risorse e chi così la rappresenta non ha il mio rispetto.

Noi siamo i diretti discendenti di quella stessa civiltà che ha resistito alla peste ed a più dominazioni (Fiorentina, Spagnola, Francese… del PD – scherzo!) senza mai perdersi e appoggiandosi solo sulla propria unità civica.

Ed è in questo stesso modo che questa Città deve risollevarsi dai guai attuali, attingendo alle sue enormi risorse (culturali, ambientali …) imponendo le proprie idee in una sintesi di risorse e progettualità.

Dopo aver criticato quindi il modo e la tempistica usata per seminare panico con obiettivi elettorali, limitandosi a sottolineare solo i problemi del complesso Universitario ospedaliero senese e pur auspicando un riassetto ed una generica riqualificazione non limitandosi ad aspettare soltanto un intervento del salvatore (la Regione), ci si deve altresì concentrare sulle chance che la città ha già su fronti molto importanti che sono state però ignorate da una amministrazione sempre più confusa e distratta.

Ad esempio progetti come quello della “medicina di precisione”, peraltro già finanziato, in attuazione di una strategia di politica sanitaria di rilevanza assoluta mondiale e che, nel caso di Siena, unisce, con il beneplacito della Regione, realtà sempre più importanti nella nostra città come Toscana Life Sciences e i Dipartimenti di eccellenza della nostra Università oltre che l’Ospedale e che rappresenta, se ben assecondata dall’Amministrazione Comunale, una fondamentale chiave di lettura della sanità del futuro e la chance di sperimentarla su Siena per primi in Italia.

La futura amministrazione dovrà essere quindi assolutamente alla guida di questo veicolo importantissimo per riportare Siena (e le sue eccellenze: università, azienda ospedaliera, Toscana Life Sciences…) in maniera positiva sulle cronache nazionali e internazionali come la prima (potenziale) città laboratorio italiana dove sperimentare un metodo di monitoraggio, prevenzione e cura dei cittadini attraverso i moderni sistemi (di big data e della foodomica).

Prevenzione e terapia a partire dall’alimentazione, dalla cultura e dallo sport su basi scientifiche modernissime che il mondo intero riconosce essere la nuova frontiera della diagnostica personalizzata il miglior metodo per la tutela della salute e per far precipitare i costi sanitari.

Mens Sana in corpore sano. Dove, meglio che a Siena? Solo con la collaborazione di Azienda ospedaliera, Università e ora anche Toscana Life Sciences (anche qui tornando alla tradizione) sotto la guida di una amministrazione comunale consapevole e proattiva si potranno affrontare le sfide future”.