Saletti (Riformisti): “Salute e sanità una priorità per Siena. La grande scommessa sulla cultura per il rilancio della città”

Marco Saletti è il capolista fra i candidati dei Riformisti al prossimo Consiglio Comunale. In molti lo avevano anche proposto candidato sindaco, nel caso in cui i Riformisti non avessero trovato l’accordo programmatico per sostenere Bruno Valentini: “La sanità ed il distretto delle biotecnologie sono una delle priorità per il prossimo Consiglio”, esordisce Marco Saletti.
“Le istituzioni senesi dovranno chiedere per le Scotte garanzie alla Regione sul potenziamento di alcuni settori dell’ospedale come il trapianto di organi e della specialistica di eccellenza con una visione integrata di area vasta in modo da attrarre pazienti anche da fuori ed al contempo supportare con forza il settore delle biotecnologie proseguendo il sostegno alle scienze della vita con progetti che vadano dalla ricerca di base alle applicazioni industriali”. Il futuro passa necessariamente anche dalla Formazione: “La città dovrà investire nel capitale umano considerando fondamentali per la ripresa le azioni di formazione come per esempio dare continuità nel settore dell’ambiente al recente Istituto Tecnico superiore Energia-Ambiente ITS. Terre di Siena Carbon Free 2015 e green economy sono molto più di uno slogan, sono un settore nel quale è necessario concentrare ancora di più gli sforzi. Molteplici sono le azioni poste in essere nelle quali è necessario continuare ad investire come sull’efficientamento energetico degli edifici di proprietà pubblica ed incentivare le piccole-medie imprese ed i cittadini all’installazione di impianti fotovoltaici di piccola taglia. Ma il futuro passa anche da turismo, visto che la ricchezza artistica, il paesaggio ed il patrimonio culturale in genere continuano a rappresentare uno straordinario punto di forza per l’economia turistica. Diventa fondamentale continuare il lavoro e rafforzarlo nelle strategie con figure professionali adeguate all’individuazione di nuovi percorsi innovativi di fronte alla “nuova domanda”. Come assessore provinciale ha lavorato molto anche sulla via Francigena: “Siena assieme ai Comuni del nostro territorio attraversati dall’antica via dovrà implementare le azioni incentrate alla promozione, messa in sicurezza, adeguata segnalazione del percorso, valorizzazione del tracciato e risoluzione delle emergenze artistico-architettoniche presenti”. Secondo Marco Saletti a questo si lega anche la candidatura di Siena Capitale della Cultura 2019. “La candidatura della nostra città rappresenta una delle sfide più importanti della prossima Giunta. In questo ambito occorre attivare tutte le azioni per il raggiungimento dell’obiettivo che porterebbe, nel medio-lungo periodo, ricadute ingenti nei diversi comparti socio-economici del territorio. In ogni caso una delle priorità per la cultura è la valorizzazione del Santa Maria della Scala, che rappresenta uno dei simboli più caratterizzanti della città. Il nostro intento è quello di farne uno dei più importanti musei d’Europa; Siena si attende molto dal suo utilizzo ponendo al primo posto le attività museali, espositive, di studio e di ricerca con laboratori di sperimentazione. In tale contesto è fondamentale definire i ruoli e le funzioni delle istituzioni senesi ma anche della Regione Toscana e dello Stato, in rapporto alla gestione degli spazi ed alla loro destinazione. Questo è legato anche alla Fondazione Musei Senesi. E’ necessario che la Fondazione possa svolgere appieno il proprio mandato per la gestione e la promozione degli spazi museali del territorio. In questa ottica anche il S. Maria della Scala potrebbe farne parte evitando così di creare altre “Fondazioni” con evidente risparmio di risorse economiche”. In ogni caso parlare di turismo senza parlare di viabilità diventerebbe un controsenso: “Nei prossimi anni dovrà essere messa in campo una concreta azione per rendere sicuri i tratti stradali di collegamento portando a termine la Siena-Grosseto e riconoscere il ruolo di raccordo autostradale alla Siena-Firenze. La struttura di Ampugnano, seppure ridimensionata, potrebbe continuare a rappresentare un’opportunità per accrescere la competitività del territorio e per lo svolgimento di servizi di pubblica utilità come il trasporto degli organi.