Rita Petti (PD Siena) invia una lettera aperta al ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza

Gentile Ministra Maria Chiara Carrozza, la scuola, l’università e la ricerca sono stati negli ultimi vent’anni troppo spesso argomento dello scontro politico per essere oggetto di reale attenzione. Ho accolto con felicità e speranza la sua nomina, per la quale mi congratulo, pur nella piena consapevolezza che le difficoltà del momento politico limiteranno inevitabilmente le possibilità di azione.

Proprio per questo sarà imprescindibile una visione politica chiara del sistema formativo, che possa stabilire un’equa ed efficace strategia e quindi le relative priorità di intervento.Ho avuto l’opportunità di incontrarLa durante la campagna elettorale a Siena e di consegnarLe un documento frutto della partecipazione, della competenza e della passione di molti docenti, studenti e cittadini che, per più di un anno, hanno investito il proprio tempo collaborando al Forum della scuola pubblica promosso dal PD di Siena. Con quel documento abbiamo voluto trasferirLe energia, speranza, idee, ma soprattutto un invito a stabilire un nuovo patto intergenerazionale.

 

 

Lei ha in mano l’anima del Paese: chi siamo e come vogliamo essere oggiAggiungi un appuntamento per oggie soprattutto come saremo domaniAggiungi un nuovo appuntamento per domani. Ha di fronte a sé delle macerie, in cui ciò che si è salvato si mescola a ciò che è andato perduto, deformato da continui interventi di “deforma” privi di visione. La scuola pubblica, equa, di qualità e di massa si è così trasfigurata, divenendo capitolo di spesa anziché investimento sul futuro. Abbiamo subìto la mortificazione del sistema universitario, il depotenziamento della ricerca, l’eutanasia delle Afam (alta formazione artistica e musicale). Si sono minate risorse e prospettive del Paese proponendo una banalizzazione delle professionalità, riproponendo una gerarchia dei saperi e una selezione classista degli accessi.

 

 

Nell’ottobre del 2012, a Pisa, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, Lei ha dichiarato: il sistema universitario vive “un periodo costellato da una successione continua di nuovi tagli e di nuove regole”, che anziché risolvere i problemi “finiscono per bloccare lo sviluppo di quelli che potrebbero crescere”. Sull’operato del Governo Monti in merito all’Università e alla Ricerca Lei ha dichiarato: “questo esecutivo ha bastonato, questi sono stati mesi durissimi. Ci aspettavamo un investimento sul settore che purtroppo però non c’è stato”.

 

 

In merito al tanto discusso ‘concorsone’ Lei ha così sintetizzato la spinosa empasse politica in cui ci troviamo: “Speriamo che chi lavora da anni come precario nella scuola sia accolto e che possa finalmente rinnovare questa classe di professori che sono così importanti e così frustrati, a volte, dalle politiche nazionali (…). L’idea stessa di fare un ‘concorsone’ spinge a pensare che molti rimarranno fuori. Ma il problema del rinnovamento della classe insegnante in qualche modo deve essere risolto, e questo deve essere fatto da un lato riconoscendo i meriti di chi lavora da tanti anni nella scuola, dall’altro facendo anche spazio ai giovani”.

 

 

Il 10 aprile ero a Roma – assieme a tante altre persone – al Presidio nazionale della FLC CGIL sotto il Ministero dell’Istruzione, dove ho avuto modo di verificare la rottura profonda che oppone illogicamente le parti.

 

 

Non vogliamo più Ministri che, in nome dell’inevitabile, ci portano progressivamente al supremo risparmio, ovvero al taglio delle risorse destinate alla scuola. Per citare le parole di Hessel: “È necessario e possibile rifiutare l’inaccettabile”. Vogliamo scelte condivise, concrete, che partano da una visione declinata nelle possibilità del presente. Da Lei non vogliamo l’ennesima riforma che complichi ancora di più la forma paralizzando la sostanza. A Lei chiediamo una Costituente della scuola pubblica che coinvolga in modo trasversale le migliori risorse del Paese.

 

 

Le auguro buon lavoro.

Cordialmente,

 

 

Rita Petti

Candidata del PD di Siena in Consiglio comunale