Psi, lavoro e libertà valori inscindibili

Mercoledì l’Italia festeggerà un 25 aprile diverso, più ricco di significati rispetto agli scorsi anni. Dopo il nazifascismo ed i regimi totalitari (di destra e sinistra) del secolo scorso come storica privazione della libertà, nei giorni d’oggi è la mancanza di lavoro che rappresenta il più terribile elemento di costrizione delle persone. Ci viene in mente il pensiero del presidente Socialista Sandro Pertini, ultimamente adottato anche dalle forze politiche ben lontane da lui: “Si può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha un lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero”. Domani, martedì 24 aprile, scenderanno in piazza i dipendenti dell’Università per difendere il loro stipendio. Il Partito Socialista non può che essere al loro fianco, così come è vicino a tutti i lavoratori che difendono il loro stipendio ed il loro salario. Avevamo chiesto dai banchi del Consiglio Comunale il gesto simbolico da parte della dirigenza dell’Ateneo di ridursi i compensi, come nel caso del direttore amministrativo, che dovrebbe essere il timoniere del risanamento. Se si chiedono sacrifici ai dipendenti è infatti obbligatorio dare l’esempio per primi, ma ciò non è avvenuto. Non convincono in pieno neppure le “ragioni tecniche” che hanno portato alla sospensione dell’erogazione del Trattamento Economico Accessorio (Tea) al personale tecnico e amministrativo. Allo stesso tempo aspettiamo con grande fiducia l’esito delle indagini della magistratura, che potranno anche contribuire a fare luce su molte pagine dei bilanci i cui conti sono stati pagati per adesso soltanto dai ricercatori, dai lavoratori, dai precari, dalle cooperative e dai fornitori. Se parliamo di lavoro un pensiero deve andare anche a Siena Biotech ed al grande sforzo che tutte le parti stanno compiendo per salvare i posti di lavoro ed un patrimonio di conoscenze importantissimo per il futuro della città e della ricerca. In questi giorni non sono solo i dipendenti di queste due importanti istituzioni cittadine a vivere ore di grande preoccupazione. Ci sono anche i lavoratori di tante aziende del territorio che sono stati costretti alla cassa integrazione o all’utilizzo di altri ammortizzatori sociali. Anche in questo caso siamo al loro fianco, così come siamo vicinissimi ai tanti onesti imprenditori e artigiani che stanno facendo l’impossibile per salvare le loro aziende ed i loro collaboratori.

E’ dunque evidente come il 25 aprile 2012 non possa e non debba essere celebrato solo come un monito verso il ricordo del nazifascismo, ma anche come un giorno denso di straordinaria modernità, visto che il concetto di libertà, a nostro parere, mai può essere separato da quello di lavoro, proprio come ricordò anche Franklin Delano Roosevelt “La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature”.

 

Partito Socialista Riformisti Siena