Pd Siena: andare avanti con più forza e convinzione di prima

pd siena
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Giulio Carli

Il Partito democratico resta la prima forza politica in tutti i comuni del territorio senese pur arretrando, anche in provincia di Siena, come nel resto del Paese e della Toscana. E’ questo, in estrema sintesi, il dato che emerge dal voto delle elezioni di domenica e lunedì scorsi. Alla Camera il Pd si attesta, a livello provinciale, intorno al 41,06 per cento (pari a 66.928 voti) contro il 53,19 per cento registrato alle elezioni politiche del 2008. Il Pd in provincia di Siena, dunque, segna una flessione del 12 per cento circa, rispetto al “meno 8” registrato a livello nazionale. Per quanto riguarda il Senato, invece, i democratici senesi raccolgono il 43,27 per cento, pari a quasi 66mila voti, arretrando, in questo caso di circa dieci punti percentuali rispetto alle elezioni politiche del 2008.

 

Due parlamentari senesi a Roma

Luigi Dallai e Susanna Cenni saranno i due parlamentari che rappresenteranno Siena e il suo territorio in Parlamento. Entrambi sono stati eletti alla Camera dei Deputati, Cenni per la seconda volta dopo il successo del 2008 e Dallai, invece, entrerà a Montecitorio per vivere la sua prima esperienza da parlamentare.

 

I comuni più democratici in provincia di Siena sono Chiusdino (52,64 per cento); Castiglione d’Orcia (52,21 per cento); Radicondoli (51,98 per cento); San Quirico d’Orcia (48,75 per cento); Chiusi (47,88 per cento); Abbadia San Salvatore (46,97 per cento); Torrita di Siena (47,66 per cento); San Gimignano (46,62 per cento); Poggibonsi (46,3 per cento). A Colle di Val d’Elsa il Pd ha invece ottenuto il 42,75 per cento dei voti.

 

Il Pd a Siena non crolla e mette un argine al calo di consensi del Pd

Nel contesto nazionale merita un’analisi particolare il risultato della città. Il Pd di Siena pur registrando un calo in linea con l’andamento provinciale, in città non crolla e resta il primo partito della città. Nel capoluogo il Pd passa, alla Camera, dal 47,25 del 2008 al 34,24 del 2013, ottenendo il consenso di 11513 senesi. Al Senato, invece, il Pd si attesta al 36,2 per cento, contro il 47,4 del 2008.

 

“Il contesto con il quale il Pd di Siena – afferma Carli – è arrivato al voto politico non può essere tenuto in secondo piano. La vicenda, interna ed esterna al Pd di questi mesi ha sicuramente avuto un peso. Dobbiamo registrare che, a fronte di un ‘bombardamento’ continuo contro il Pd, con una campagna di denigrazione quotidiana portata avanti da associazioni, pezzi del partito dispersi in altri schieramenti e da persone impegnate a logorarci dall’interno, l’operazione di annientamento del Pd di Siena è fallita. Dal 2008 ad oggi il quadro politico in città è radicalmente mutato, dentro e fuori dal Pd e, per questo, è necessario fare un confronto con il voto delle elezioni comunali del 2011. Nel 2011 il Pd raccolse 11.724 voti (pari al 38,5 per cento), oggi alla Camera ne raccoglie 11.513. Un dato questo che dimostra come, nonostante le aggressioni interne ed esterne sempre tese a indebolire la forza del Pd e del suo gruppo dirigente, non c’è stato lo ‘smottamento’ perseguito da chi ha lavorato per portarci sotto il 30 per cento. Questo significa che il progetto di rinnovamento e di discontinuità avviato da Ceccuzzi e dal Pd, in un quadro di arretramento nazionale, mantiene la sua forza e non viene bocciato dai senesi. In città – continua Carli – come nel resto del Paese, è emersa la novità di Beppe Grillo, che è diventata la seconda forza politica. Un segnale che il Pd, deve tenere nella massima considerazione, accentuando le proprie proposte di riforma e di cambiamento”.

 

“I cittadini – conclude Carli – ci hanno dato un segnale importante, che noi vogliamo raccogliere come un invito a rimettersi subito in cammino. Lo hanno fatto nel giorno in cui Franco Ceccuzzi ha ritirato la sua candidatura a sindaco di Siena, nell’interesse della città, del Pd e del centrosinistra. Grazie a questo gesto il percorso di rinnovamento potrà andare avanti con più forza di prima, col cuore e la passione di tante persone che ci hanno creduto e che, in questi mesi, ci hanno messo la loro faccia, la loro professionalità e il loro tempo”.

 

L’analisi del segretario provinciale “Nei prossimi giorni – aggiunge Guicciardini – faremo un’analisi più dettagliata del voto per poterne cogliere i segnali emersi dalle urne in tutto il territorio provinciale. Resta la delusione per il risultato, che non ci ha consentito di far passare fino in fondo il nostro progetto di cambiamento del Paese. L’affermazione di Grillo è un segnale importante per tutta la politica. Personalmente non potrei militare in un partito dove la linea viene dettata da un blog e in cui il partito stesso è legato alla vicenda individuale di una persona, ma riconosco che una parte degli allarmi di Grillo è cosa seria e che molti che lo hanno votato hanno nella testa e nel cuore un sincero progetto di cambiamento. Anche a Siena Grillo ha realizzato un buon risultato, anche se inferiore del 5% circa a quello nazionale”.

 

I dati provinciali. “Abbiamo – continua Guicciardini – un calo percentuale di 12 punti alla Camera e di 10 punti al Senato. Rispetto alle europee, arretriamo di quattro punti alla Camera e di un punto al Senato, avendo preso il 45.5 per cento. I raffronti con le elezioni provinciali e regionali sono invece più complicati, dal momento che esiste il voto al presidente. Negli ultimi cinque anni tante cose sono cambiate e ci aspettavamo una difficoltà del Pd in provincia di Siena. Come ha detto il Presidente della Regione, Enrico Rossi, nonostante questi cambiamenti e la vicenda legata a Mps, a Siena il Pd resta comunque il primo partito. Se volessimo fare un’analisi asettica dell’impatto sul locale del risultato nazionale, la proporzione tra i due dati non è sostanzialmente cambiata. Su questo voto abbiamo scontato, in poche settimane, gli errori degli ultimi quindici anni. Come ho già detto, ci siamo addirittura dovuti battere contro alcuni che hanno contribuito da postazioni di rilievo a tali errori e che oggi sono in altre forze politiche. Per me questo voto è un punto di partenza. Il Pd sta cambiando profondamente a Siena, sta nascendo e si sta affermando un partito nuovo. Un partito in cui non c’è spazio per i rancori personali, le rendite di posizione e gli interessi individuali. Vorrei ringraziare tutti i segretari, gli amministratori, i candidati, i volontari e il comitato elettorale per il prezioso lavoro svolto in queste settimane. Abbiamo fatto un grande lavoro, andando nelle aziende, tra le associazioni, tra la gente. Abbiamo da subito aperto alle energie delle primarie, a partire dai comitati Renzi e questa strada continuerà. Tutto questo lavoro è stata la condizione per cui a Siena non si è vissuto un tracollo storico di consenso o una tendenza diversa da quella nazionale”.

 

“Il fatto – continua Guicciardini – che i senesi abbiano confermato il Pd come primo partito a Siena non è motivo di esaltazione. Il fatto che l’abbiano fatto mentre il Pdl perde quasi il 50 per cento dei consensi e la Lega ne perde quasi il 60 per cento nemmeno. E nemmeno il fatto che siamo la seconda provincia in toscana per consenso al Pd. Il fatto che quasi 67mila cittadini senesi ci abbiano dato fiducia in un momento così difficile, ci carica di grande responsabilità. Evidentemente in molti hanno percepito che il Pd, proprio nel momento in cui sconta in modo più duro gli errori del passato, si sta rinnovando. Basta vedere le facce nuove di tanti amministratori, tanti segretari comunali, o i membri del comitato elettorale o della segreteria provinciale. E’ più facile demolire che ricostruire, è più facile sparare che avere senso di responsabilità. Però il messaggio di un partito che si sta rinnovando in qualche modo è passato, nonostante tutte le vicende che ci hanno investiti. La politica e il Pd a Siena devono essere questo: umiltà, coerenza e rinnovamento. Da oggi per me ci lasciamo definitivamente alle spalle la stagione dei veleni. Questo anche per la città che adesso deve affrontare una fase di ulteriore apertura e coinvolgimento nella selezione del candidato Sindaco. Anche nella città di Siena, non si è assistito a quello smottamento che qualcuno auspicava. Ieri Franco Ceccuzzi ha fatto un gesto serio e responsabile, mettendo davanti l’interesse della città, del Pd e del centrosinistra. In un giorno importante come quello delle elezioni politiche Alberto Monaci, invece di pensare al risultato elettorale del Partito democratico e del centrosinistra, si é espresso sulla candidatura di Franco Ceccuzzi in modo inqualificabile. Adesso andiamo avanti proseguendo la strada del rinnovamento con convinzione e determinazione”.