Mandarini, 53100: “Creare nuove opportunità per i giovani a Siena”

 

“Puntare sulle varie espressioni giovanili che vivono il nostro territorio per sviluppare politiche aggregative e occupazionali, mirate e condivise, tali da permettere alle nuove generazioni di poter investire e sviluppare un futuro nella nostra città”. Questo il commento Camilla Mandarini, candidata in consiglio comunale per la lista 53100, sul tema delle politiche giovanili.

“Siena- afferma Mandarini -, grazie anche ai suoi due atenei, rappresenta da sempre un punto d’incontro per i giovani di varia estrazione sociale e culturale. Esperienze che possono rivelarsi un punto di forza per la città, se ‘incanalate’ nella giusta direzione. E’ necessario perciò creare un network che metta a contatto i giovani e i professionisti del territorio, in maniera tale che le eccellenze non vadano disperse e studiando, sulla base di queste esperienze, possibili applicazioni per la città Siena. Ognuno, naturalmente, dovrebbe fare la sua parte per rendere questo flusso transitorio stabile e organizzato. La nostra proposta è di mettere a disposizione di questi giovani una carta entry level che, con l’ausilio di soggetti disponibili (affittacamere, bar, tavole calde, teatri, internet point), permetta di vivere in città con 500 euro”.

“Per quanto riguarda poi il lavoro – aggiunge Mandarini – vogliamo ricreare a Siena il modello del co-working, un modello già sperimentato con successo in varie città europee. Dovremo individuare degli incubatori di industria creativa dove poter dare slancio alle progettualità, che, ovviamente, dovranno trovare poi applicazione pratica. Vorremmo, perciò, istituire il ‘sabato dell’impresa giovanile’ da tenersi una volta al mese nella Sala delle Lupe, dove esperti dei vari settori imprenditoriali ed esponenti delle istituzioni locali mettono a disposizione percorsi concreti per l’impianto di nuove imprese. Potremo puntare, per esempio, sui mestieri d’autore e della tradizione, riaggiornandoli e riqualificandoli, per tracciare una strada che possa portare alla creazione di un nuovo polo artigianale giovane, capace nel tempo di confrontarsi con i mercati internazionali”.

“Non bisogna dimenticare infine – conclude Mandarini – le necessità ricreative delle nuove generazioni. Serve perciò una ricerca di punti aggregativi e la creazione di una canale di comunicazione privilegiato con i giovani, in maniera tale da essere sempre pronti a recepire proposte e idee, elemento imprescindibile per sensibilizzare l’amministrazione comunale, senza che ostacoli burocratici possano rallentare la realizzazione delle iniziative”.