“Leopoldina senese, partecipazione e gentilezza per cambiare verso”

Scaramelli e Bonafè

Partecipazione, giovani, equità, glocale, sinistra, donne, coraggio, impegno, Tomasi di Lampedusa, Aurora, modello sociale. Ecco alcune delle parole chiave della #leopoldina senese che sabato 30 novembre al ristorante I Chiari, in una vera Leopoldina, una delle antiche abitazioni rurali volute dal Granduca Pietro Leopoldo – il podere del mezzadro che doveva essere in grado di assolvere alle esigenze degli agricoltori, dalla stalla ai depositi per i mezzi agricoli fino alla dispensa per i cibi, costruite soprattutto in Val di Chiana e Maremma – ha visto la partecipazione di 150 persone.

Dario Parrini

“Il luogo scelto è molto importante – ha spiegato Fabrizio Boschi, in uno degli interventi – perché è stato uno dei primi passi della mano pubblica verso gli altri, verso il progresso anche di coloro che tradizionalmente godevano di condizioni svantaggiate, ma anche perché, proprio il 30 novembre 1786 la Toscana emanava la “Leopoldina” o Codice leopoldino, la Legge di riforma della legislazione criminale toscana, meglio nota come la normativa che rese il Granducato il primo Stato al mondo ad abolire formalmente la pena di morte”.

E gli interventi non sono stati solo strettamente storici, politici o culturali come il riferimento al “progetto Aurora”, ma anche di stretta attualità. “La bellezza di questo incontro, tutto senese, è stata proprio la diversità e la ricchezza dei contributi – spiega Stefano Scaramelli, coordinatore provinciale Comitati per Matteo Renzi – in una parola sola: la partecipazione, in tutto il suo significato. E ogni intervento, dai più semplici ai più impegnati, sono stati accolti con quella gentilezza di cui ci sentiamo portatori e che vogliamo usare per cambiare questo Paese. A partire dai territori, infatti, anche la politica locale è stata oggetto degli interventi ed è andata di pari passo con l’attualità nazionale. Tra i temi anche il Pd, il partito che nonostante i limiti e i difetti, coinvolge i cittadini e ci mette la faccia, come nei tanti incontri organizzati in queste settimane nelle terre di Siena e il confronto tra i candidati su SKY. Un impegno, per il confronto e il cambiamento, che portiamo avanti sostenendo la mozione Renzi ma anche cercando, come abbiamo sempre fatto, di allargare la partecipazione e lavorando affinché in tanti, domenica 8 dicembre scelgano di andare alle Primarie, non per votare un supereroe ma una persona che crede che, tutti insieme, possiamo cambiare il mondo. Matteo Renzi non è solo un leader, come è stato semplicisticamente definito, ma un uomo che può fare molto per il Pd e per l’Italia, insieme agli altri, e gli altri sono tutti coloro che domenica 8 dicembre sceglieranno di decidere di cambiare”.

Leopoldina

All’incontro sono intervenuti anche Simona Bonafè e Dario Parrini.