Laura Vigni denuncia: ‘Permessi per disabili utilizzati da chi disabile non è’

 

Laura Vigni

Permessi per disabili utilizzati da chi disabile non è. E’ una delle tante situazioni nelle quali si manifesta la maleducazione di purtroppo molti italiani. Capita spesso un po’ in giro per il Belpaese che queste agevolazioni rilasciate dai Comuni per facilitare la vita di quanti incontrano delle effettive difficoltà nella vita di tutti i giorni finiscano poi per essere utilizzate da parenti o amici. Per non parlare di chi addirittura finge di essere disabile per ricevere una pensione: chi non ricorda, al riguardo, il personaggio interpretato in maniera molto ironica da Roberto Benigni nel capolavoro “Johnny Stecchino” del 1991, film nel quale il protagonista Dante finge di essere affetto da una stranissima patologia che lo obbliga giorno e notte a muovere a velocità vertiginosa la mano destra: “Non posso fare più niente con questa mano, posso fare solo lo zabaione!”, diceva il personaggio in occasione dei numerosi controlli effettuati dal dottor Randazzo, dipendente della società di assicurazioni.

In molti casi, per fortuna, queste “furbate” tipicamente italiane vengono scoperte e punite. Sull’argomento torna Laura Vigni, consigliera comunale della lista Sinistra per Siena, che al riguardo ha presentato una interrogazione per il prossimo consiglio comunale che si svolgerà domani.

“So che negli ultimi mesi sono state effettuate delle multe perché molti permessi sono stati utilizzati da amici o parenti – dice -. Chiederò allora adesso in consiglio quanti casi di questo tipo si sono registrati”.

Laura Vigni, da cosa nasce questa sua iniziativa?

“Nasce innanzitutto dalla mia esperienza personale. Io, per chi non lo sapesse, mi trovo sopra una sedia a rotelle. Mi è capitato più di una volta di trovare alcuni parcheggi destinati ai disabili occupati da persone assolutamente abili, agili e scattanti. Quando mi è capitato di vivere situazioni di questo tipo mi sono sempre messa a litigare. Purtroppo capita spesso in Italia che individui senza alcun tipo di problema utilizzino il permesso rilasciato magari ad un anziano parente. Ecco, dato che io credo che vi sia una casistica molto frequente chiedo all’amministrazione comunale di relazionare su quanti casi si sono registrati. Molto spesso capita che dei veri disabili siano costretti ad abbandonare la loro ricerca di un posto auto perché i posti sono occupati da persone che non dovrebbero utilizzare un simile permesso”.

Ma qual è il suo obiettivo nel presentare questa interrogazione?

“Il mio è soprattutto un appello lanciato al Comune e alla Polizia municipale: prestino la massima attenzione a casi di questo tipo. Come ho detto, so che sono state fatte delle multe perché sono state trovate delle persone assolutamente abili che utilizzavano i permessi. Se si fa pubblicità al problema e si dice che in città c’è la massima attenzione per punire chi viola la legge io credo che i malintenzionati possano essere scoraggiati. Chiedo quindi al sindaco quanti permessi sono stati rilasciati e se vi è in tutti la consapevolezza che nel loro impiego si verificano violazioni di varia natura. Chiedo inoltre con quali modalità siano stati effettuati i controlli e quante contravvenzioni sono state fatte nel 2011. Infine c’è un altro problema…”.

Dica pure.

“La legge prevede che i parcheggi per disabili abbiano una cosiddetta ’zona di rispetto’ sia a sinistra che a destra: vuol dire che deve essere lasciato uno spazio per permettere a chi è su una sedia a rotelle di poter scendere dalla propria autovettura. Inoltre è consuetudine che i parcheggi per disabili non siano realizzati in prossimità di curve o in zone dove l’uscita dalla macchina può risultare difficoltosa. Ebbene, mi duole dirlo ma in alcuni luoghi della città tutto ciò non è rispettato: mi vengono in mente i parcheggi realizzati davanti al cosiddetto ’grattacielo’ nella zona delle Lupe e quelli in via Caduti di Vicobello. La legge va rispettata”.

Novità sull’abbattimento delle barriere architettoniche?

“Parlerò anche di questo in consiglio comunale. Noto purtroppo che in città ci sono ancora molti marciapiede che sono inutilizzabili per chi, come me, è costretto a stare su una sedia a rotelle: alcuni hanno una eccessiva pendenza, in altri troviamo dei tombini nel punto di discesa”.

Gennaro Groppa