Intervento di Luigi Sili, candidato al Consiglio Comunale nella lista dei Riformisti: “Una nuova visione dell’urbanistica cittadina

L’attività professionale, nel settore immobiliare, edilizio che svolgo da quasi vent’anni in Toscana, ed in particolare nella provincia di Siena, mi ha permesso di rilevare che negli ultimi anni il nostro territorio ha subito un sostanziale calo degli investitori, in parte dovuto anche all’alto valore (spesso esagerato) delle proprietà immobiliari proposte. L’attrattiva degli investitori deve passare per l’arte e la cultura che c’è nella nostra città, ma anche cercando di snellire le procedure burocratiche e obbligare le nostre Amministrazioni a rilasciare le autorizzazioni in tempi certi.

Il rilancio della nostra città e del nostro territorio a mio avviso, deve passare anche attraverso i punti che sotto vado a dettagliare, in quanto bisogna smettere di parlare di città di Siena, ma del “Territorio senese”, in quanto oramai i confini della nostra città si sono allargati a quella che qualche anno fa veniva chiamata “area Smas” e cioè quell’area che comprende i comuni di Siena, Monteriggioni, Asciano, Castelnuovo Berardenga, Monteroni e Sovicille; e che attraverso il coordinamento dell’Amministrazione Provinciale doveva essere trovata una strategia di politica urbanistica unitaria.

Saper coinvolgere i cittadini e le amministrazioni nel raggiungimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni; cercando di riuscire a costruire “immobili di nuova generazione”, attraverso gli incentivi per le energie rinnovabili e l’introduzione delle tecnologie eco-efficienti (caldaie di nuova generazione, finestre a isolamento termico) e della mobilità sostenibile.

Accesso a internet veloce per tutti attraverso investimenti sulla banda larga e facendo saltare gli assurdi vincoli legislativi che ci hanno relegato agli ultimi posti della classifica di Freedom House.

Approntare un’offerta pubblica di “social housing”, di appartamenti da dare in affitto a un prezzo ragionevole e per un tempo limitato ai giovani che cercano di uscire di casa, che vogliono sposarsi e non trovano casa, che si muovono dalla propria residenza per motivi di lavoro. Questo potrebbe essere affrontato anche attraverso “la permuta” di beni immobiliari comunali, che sono già stati posti in vendita da alcuni anni, ma che alla data odierna non hanno ancora trovato un acquirente; vuoi per l’altro costo, vuoi per la difficoltà di reperire credito, vuoi per l’eccessiva dimensione degli stessi, ecc.. La permuta potrebbe avvenire con beni immobili già costruiti oppure attraverso l’appalto a aziende, possibilmente locali, che attraverso adeguate garanzie fidejussorie, vadano a restaurare e riqualificare gli immobili, per poi consegnare “un prodotto finito” all’Amministrazione Comunale, che potrà a quel punto darlo il locazione.

“Urbanistica a volumi zero”, il che non significa che non sarà costruito nulla, ma che dovremmo recuperare i volumi esistenti. Basta con il consumo di nuovo suolo. Vuol dire pensare di più a sostenibilità e ambiente. L’azzeramento dei volumi non vuole dire che non potremmo più costruire e che ci potrebbero essere dei ricorsi a catena da parte di costruttori e proprietari, perché non viene tolto il “diritto acquisito”, ma si parla di terreni che non hanno ancora concessioni e quindi non lo hanno ancora maturato. Sono convinto che “Siena Capitale della Cultura” debba passare anche per queste cose.

Luigi Sili

Riformisti – Candidato al Consiglio Comunale