Imu, il consiglio comunale conferma per il 2022 le stesse aliquote

L’assemblea consiliare, oggi, ha confermato per il 2022 le aliquote Imu approvate lo scorso anno.

Come evidenziato dall’assessore al bilancio Luciano Fazzi “visto il protrarsi dell’emergenza da Covid-19 e in considerazione dell’attuale situazione economica della città, abbiamo ritenuto opportuno, nel rispetto della normativa, confermare anche per il 2022 le aliquote Imu del 2021”.

L’aliquota base Imu per le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali A/1, A/8, e A/9, e relative pertinenze, è pari allo 0,6%; per i fabbricati rurali ad uso strumentale e per quelli costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale situazione e non siano in ogni caso locati, l’aliquota è pari allo 0,1%. Per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D, a eccezione della categoria D/10, e le abitazioni locate con contratti di tipo concordato l’aliquota è 1,06%. In quest’ultimo caso i soggetti interessati dovranno presentare apposita comunicazione, in base alle indicazioni fornite dall’Amministrazione, sia per i contratti stipulati dal prossimo 1° gennaio, sia per quelli oggetto di proroga nel corso del 2022 o comunque interessati anche dalla presente annualità. Nei casi di omessa o tardiva presentazione verrà applicata una sanzione amministrativa di 51 euro.

Infine, per gli immobili che non rientrano nelle suddette categorie l’aliquota sarà 1,12%.

Confermata la detrazione di 200 euro da applicare, fino a concorrenza del suo ammontare, per l’abitazione principale (A/1, A/8 e A/9) e relative pertinenze, che riguarda anche gli alloggi assegnati dagli istituti autonomi per le case popolari (Iacp) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica.

PUMS L’assemblea consiliare ha approvato all’unanimità le controdeduzioni alle 7 osservazioni sul Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) del Comune avanzate da: Regione Toscana, Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Arpat Area Vasta sud, autorità di bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale, Provincia di Siena, Fiab Siena ed altre associazioni, Esecutivo dell’Unione comunale Pd cittadino.

Il vice sindaco Andrea Corsi, nel suo intervento, ha ripercorso i vari passaggi normativi che hanno portato all’approvazione del documento, partendo dalla legge n. 340/2000, che ha introdotto in Italia i piani urbani della mobilità, intesi come progetti del sistema della mobilità comprendenti l’insieme organico degli interventi su infrastrutture di trasporto pubblico e stradali, parcheggi di interscambio, tecnologie, parco veicoli, mobility manager, controllo e regolazione del traffico, informazione all’utenza, logistica tecnologie per la riorganizzazione della distribuzione merci in città.

“Successivamente – ha detto Corsi – l’amministrazione, nell’intento di aggiornare i propri strumenti di pianificazione, ha proceduto alla redazione del Pums, quale atto strategico di pianificazione della mobilità basato su una visione a lungo termine dello sviluppo dei trasporti e della mobilità per l’intero agglomerato funzionale, coprendo tutti i modi e le forme di trasporto e favorendo lo sviluppo di modalità più sostenibili. Al piano urbano della mobilità sostenibile si è andato ad aggiungere il piano operativo e la variante di aggiornamento del piano strutturale, appena approvati da questo consesso”.

Avendo valutato che l’attività del Pums è strettamente legata all’attività di pianificazione e alle scelte da attuare a breve e medio termine con il piano operativo, e a medio e lungo termine con gli scenari del Piano Strutturale, Corsi ha ricordato “che i procedimenti di redazione dei due piani sono stati mantenuti per quanto possibile allineati ed i due strumenti sono stati adottati entrambi nel maggio 2020”.

Diritto di proprietà L’assemblea consiliare ha approvato, all’unanimità, anche l’adeguamento alle principali modifiche apportate all’articolo 31 della legge n. 448/1998 a seguito della conversione del Decreto semplificazioni (legge 108/2021), delle procedure per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà degli alloggi Peep, nonché per la rimozione dei vincoli relativi alla determinazione del prezzo massimo di cessione delle singole unità abitative, e loro pertinenze, e del canone massimo di locazione contenuti nelle convenzioni Peep e in quelle previste dal DPR 380/2001; procedure già in essere presso il Comune di Siena fin dal 2005, per le quali la nuova normativa ha introdotto importanti modifiche.

La legge n.108 non ha previsto nessuna modalità transitoria ed è entrata in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione (G.U. del 30 luglio 2021 n. 181).

Come ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Francesco Michelotti “l’atto è il risultato dell’impegno dell’amministrazione e degli uffici per rendere tempestivamente operative le novità introdotte dalla modifica normativa dello scorso luglio, sia sotto il profilo dello snellimento e della celerità delle procedure sia con riguardo alle modalità di calcolo dei corrispettivi da versare per la trasformazione del diritto reale o per l’affrancazione dai vincoli convenzionali, che oggi non possono superare precisi tetti massimi fissati per legge”. Oltre infatti a elementi inerenti la procedura amministrativa e la indicazione del termine massimo di durata del procedimento (90 giorni), la delibera consiliare prevede alcune novità rispetto al passato sia per il calcolo e corresponsione del corrispettivo, sia per le modalità di stipula delle convenzioni che segnano la definizione del procedimento. Per il calcolo del corrispettivo, la procedura è stata allineata alla nuova norma, mantenendo comunque l’impostazione già adottata con la suddivisione del territorio comunale in tre macro-aree di riferimento (Petriccio – Acqua Calda, San Miniato, Taverne d’Arbia – Ruffolo). Il valore unitario iniziale per la determinazione del valore delle aree è stato assunto dai valori ricavati dalla banca dati delle quotazioni immobiliari – Omi (osservatorio del mercato immobiliare). Quanto alle modalità di versamento del corrispettivo, qualora il cittadino lo desideri, fermo restando il pagamento di una rata d’acconto,  esso potrà essere rateizzato in massimo quattro rate semestrali di pari importo, maggiorate degli interessi legali, e garantite da fidejussione bancaria/assicurativa con garanzia “a prima richiesta” e saldo entro 2 anni dalla data del rogito/accettazione.