Il consiglio comunale senese ha approvato il nuovo piano operativo

Durante l’odierna seduta il consiglio comunale ha approvato il piano operativo emendato con atto a firma di Fulvia Nardi, Paolo Salvini, Davide Dore, Massimo Bianchini e Eleonora Raito (Lega).

“Oggi – ha detto l’assessore all’urbanistica Francesco Michelotti –  portiamo all’attenzione del consiglio comunale il piano operativo nella sua prima stesura, con la volontà di restituire alla città uno strumento di pianificazione urbanistica che è scaduto da 4 anni e la cui ultima redazione risale a 9 anni fa”.

Un altro impegno assunto dall’amministrazione comunale e che sta portando a compimento. “Stiamo perfezionando la prima fase – ha proseguito Michelotti –, quella dell’adozione, poi avremo le osservazioni, quindi l’approvazione finale da parte del consiglio comunale”.

Dopo aver ringraziato tutti i tecnici e i progettisti per il lavoro svolto “con dedizione e puntualità”, l’assessore ha illustrato il piano. Che è suddiviso in due grandi ambiti: da una parte le norme generali che disciplinano il patrimonio edilizio esistente, ma  con importanti novità per gli interventi sul centro storico. “Il patrimonio edilizio esistente viene valorizzato e riattualizzato con adeguamento alle normative recenti, con una utilità di fondo sulle destinazioni d’uso per favorire il recupero dei grandi volumi; misure che migliorano il vecchio regolamento urbanistico come ad esempio la possibilità di cambiare destinazione d’uso per i piani superiori nel centro storico, che non sono più soltanto vincolati al residenziale. Un altro fattore di rilievo riguarda, sempre nel centro storico,  il riutilizzo dei sotto tetti negli immobili. Ma anche la possibilità, soprattutto all’esterno della parte murata, di intervenire con ristrutturazioni importanti e modifiche sostanziali”.

Sul versante della semplificazione e dello snellimento delle procedure, un tema caro all’amministrazione “il piano operativo evita di definire i tipi di intervento già definiti dal testo unico e dalle disposizioni regionali, evitando dunque di ripetere le manutenzioni, sempre ammesse dalle norme sovraordinate nei limiti del piano”.

Un’altra novità riguarda gli immobili sede delle Contrade o delle società di Contrada, limitatamente alle finalità connesse con lo svolgimento delle attività istituzionali, è ammesso l’ampliamento fino al 50% della superficie edificata esistente alla data del 6 aprile 2011. Tale addizione volumetrica, nel rispetto delle strutture murarie e di fondazione, deve essere realizzata in aderenza ed in continuità con i locali esistenti e per almeno i 3/4 (75%) deve risultare interrata o semi interrata.

“Anche nel territorio rurale – ha evidenziato Michelotti – laddove il regolamento urbanistico consentiva solo il passaggio alla residenza si possono oggi localizzare attività di servizio private, rsa, centri fitness, sedi direzionali, studi professionali, ecc. Per quanto riguarda interventi nella previsione di nuove aree di edificazione il Comune ha adottato una strategia precisa “prevedendo sempre un profilo di natura pubblica in tutte le nuove aree di trasformazione. Tra le più importanti prevediamo la nuova facoltà di Medicina e Chirurgia, un ampliamento al policlinico Le Scotte; la riorganizzazione dei servizi comunali nella zona di Cerchiaia;  il parcheggio all’interno di Porta Romana e la realizzazione di un polo sportivo completo nella zona dell’Acquacalda”.

Lo strumento urbanistico, come ha sottolineato l’assessore “prevede una perfetta intersezione con le previsioni in tema di mobilità e viabilità, attingendo agli studi del traffico veicolare svolti nel Pums”.

Il piano ha valutato le centinaia di proposte e contributi pervenuti in questi anni al Comune di Siena, tutti mappati, pubblici e consultabili sul sito del Comune. “Purtroppo – ha concluso – da due mesi a questa parte, a causa della pandemia, è cambiato il mondo, la nostra economia, il nostro modo di vivere. Per cui sarà essenziale semplificare la burocrazia anche nel mondo dell’edilizia, ci auguriamo che il Governo provveda in tal senso. La fase successiva all’adozione, in cui tutti gli interessati potranno presentare eventuali osservazioni, sarà utile e costruttiva per allineare lo strumento urbanistico al momento contingente, particolare e straordinario di crisi che stiamo vivendo”.

La delibera di adozione del piano operativo è stata arricchita dall’emendamento redatto dal gruppo della Lega e recepito con favore dall’assessore, Michelotti, dalla Giunta e dalla maggioranza consiliare.

Come ha illustrato Bianchini “il piano operativo, in questo periodo di emergenza Covid-19 può rappresentare lo strumento decisivo per un sostegno immediato al tessuto economico e sociale della città. Per questo la modifica dell’articolo 18 dove, in materia di parcheggi, con l’approvazione dell’emendamento, è prevista la possibilità di monetizzarli qualora sia dimostrata l’impossibilità di reperire le dotazioni minime di sosta in tutto o in parte. I corrispettivi della monetizzazione saranno stabiliti e aggiornati periodicamente con  delibera di giunta e utilizzati per realizzare o mantenere strutture e aree pubbliche destinate alla sosta. In alternativa alla monetizzazione può essere valutata e consentita dagli uffici comunali la realizzazione e cessione di parcheggi in aree limitrofe a quella dell’intervento,  anche se non adiacenti, tenendo conto del raggio di influenza delle singole funzioni”.

L’altra modifica ha invece riguardato l’articolo 29 che rende possibili interventi nel centro storico in misura maggiore rispetto al precedente regolamento urbanistico “previo parere favorevole della Usl – ha evidenziato il consigliere – sono ammesse deroghe alle norme igienico-sanitarie  per quanto riguarda altezze, superfici vetrate, ventilazione naturale e superficie minima dei vani. Ed è stato aggiunto che è sempre ammesso il mantenimento e miglioramento dei parametri igienico-sanitari senza ricorrere alla deroga, a condizione che venga conservata la destinazione d’uso esistente al momento dell’intervento”.

Dall’opposizione sono arrivate le critiche: “Il Piano perativo da adottare, insieme all’aggiornamento della variante del Piano strutturale, è una semplice revisione di quello del 2017, giudicato “sostanzialmente valido”. Ignora totalmente l’area vasta della cosiddetta Grande Siena, quale discendeva dallo SMaS (Schema Metropolitano area Senese) per prendere atto di una “città reale” estesa e, al tempo stesso, non affronta gli spinosi problemi dei confini amministrati, delle modalità di un governo concordato con i cinque Comuni contigui – così èPierluigi Piccini, di Per Siena-. Anche il ricorso alle nuove tecnologie è pressoché inesistente. Senza mitizzare la città-smart, è pigro illudersi che le strade da imboccare siano destinazioni a finalità commerciali, banale terziario oppure grandiose opere, dispendiose e fantasiose, offrendole a improbabili appetiti di privati. Tra queste la galleria sotterranea Pescaia-viale Sclavo, la metropolitana leggera o mega-parcheggi che consentano un uso diverso (ma non troppo: parcheggio più esercizi di ristoro) dello spazio della ex-Sita. Oppure l’area viale Toselli/Due ponti/viale Sardegna/stazione, zona che invece potrebbe esprimere una grande energia con una riconversione in attrezzature culturali di pregio”.

VARIAZIONI DI BILANCIO E BUONI SPESA l’assemblea consiliare ha proceduto alla ratifica di due variazioni al bilancio di previsione 2020/2022, adottate d’urgenza, nel mese di aprile, dalla giunta comunale a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

L’assessore al bilancio Luciano Fazzi ha informato come “il finanziamento statale di 286mila euro finalizzato a misure urgenti di solidarietà alimentare abbia permesso al Comune, ad oggi, la consegna in brevissimo tempo di 877 buoni spesa, per un totale di 267mila 800 euro, e di questi sono stati già utilizzati complessivi 149.403 euro, con un importo medio di utilizzo dei buoni pari a  52,47 euro. Ma si i prevede che in questi giorni si aggiungeranno altre richieste, da parte delle organizzazioni di volontariato e dalla Società della Salute Senese, da destinare ad altre persone che ne hanno bisogno”.

Fazzi ha ricordato, inoltre, che l’ente ha attivato, lo scorso 30 marzo, un conto corrente,  che sta ricevendo contributi liberali, destinato alle donazioni da parte dei privati per fronteggiare l’emergenza sanitaria legata al Covid-19. “Relativamente ai fondi statali previsti dal decreto Cura Italia – ha concluso Fazzi – circa 7.710 euro vengono utilizzati per compensi relativi alle maggiori prestazioni di lavoro straordinario del personale della Polizia Municipale, impegnata nel costante monitoraggio del territorio; 44.803 euro per la sanificazione e disinfezione degli uffici comunali; inoltre abbiamo recepito  38mila euro che sono già in fase di utilizzo per  lavori di adeguamento antincendio e antisismico nelle scuole materne comunali”.

MISURE ECONOMICHE L’assemblea consiliare ha approvato anche altre variazioni al bilancio di previsione 2020/2022. Come ha illustrato l’assessore al bilancio Luciano Fazzi “si è reso necessario definire una prima e urgente variazione in seguito a una manovra straordinaria della Giunta denominata ‘Siena ripartiamo insieme’, contenente alcune misure di carattere economico, a valere per quest’anno, allo scopo di contenere i disagi della pandemia da Covid-19 e agevolare una pronta ed efficace ripresa dell’economia locale”.

Le modifiche con riferimento alle entrate riguardano “la riduzione delle previsioni dell’imposta di soggiorno e del canone di occupazione del suolo pubblico nelle sue diverse articolazioni. Mentre per le spese si procede all’aggiornamento di numerose voci relative alla diminuzione delle spese per il personale; a una prima contrazione dei costi di gestione dei servizi comunali, e una riduzione delle quote capitale 2020 dei mutui contratti con Banca Mps e Cassa Depositi e Prestiti, in seguito alle rispettive rinegoziazioni già disposte e in corso di perfezionamento; un aumento dello stanziamento di spesa per agevolazioni tributarie facoltative così da assicurare un significativo decremento del pagamento della parte variabile della Tari relativa a utenze non domestiche nel 2020, con applicazione fin dall’acconto, nonché una conseguente ulteriore riduzione, individuata dal Servizio Ambiente, connessa a minori costi del servizio, che potrà essere approvata in fase di definizione delle tariffe Tari per il corrente anno”.

Fazzi specificando che “le modifiche non alterano il pareggio finanziario del bilancio di previsione”, ha annunciato “un’ulteriore variazione di bilancio, entro il mese di giugno, alla luce dei recenti eventi emergenziali, tesa a ridefinire gli equilibri economico-finanziari dell’ente per l’esercizio 2020, in considerazione delle misure già rese possibili dal decreto ‘Curaitalia’, convertito in legge, e di altri annunciati imminenti provvedimenti nazionali”.

MISURE STRAORDINARIE PER TRIBUTI E TARIFFE L’assemblea consiliare ha approvato una serie di misure di carattere economico per il 2020 finalizzate a contenere i disagi generati dell’emergenza sanitaria e agevolare una pronta ed efficace ripresa dell’economia cittadina.

L’assessore al bilancio Luciano Fazzi, in considerazione “delle conseguenze della pandemia da Covid-19, che ha colpito gravemente e  improvvisamente l’intera Nazione, causando criticità a livello sanitario, ma anche sociale ed economico”, ha sottolineato l’urgenza di procedere con questo atto “secondo le possibilità consentite dalla normativa, e compatibilmente con gli equilibri del bilancio comunale, all’approvazione di un provvedimento di carattere tributario e tariffario a sostegno della città”.

In particolare, per l’imposta di soggiorno, il termine per il versamento al Comune, relativo agli scorsi mesi di febbraio, marzo e aprile, viene spostato al 16 giugno, e, soprattutto, l’imposta non si applica dal 1° maggio al 31 dicembre 2020 e, quindi, per questo periodo, i gestori delle strutture ricettive o dei portali telematici non sono tenuti agli adempimenti mensili. L’esenzione, fino alla fine di quest’anno, riguarderà anche il personale sanitario che soggiorna, per motivi di servizio, in strutture sanitarie del territorio comunale, o in quelli confinanti, in relazione all’emergenza Covid-19.

Riguardo alla Cosap (Canone per le occupazioni di spazi e aree pubbliche), dal 1° marzo al 31 dicembre 2020 sono escluse dal pagamento le occupazioni temporanee e quelle permanenti di edicole e chioschi; per i pagamenti relativi al medesimo periodo, eventualmente già eseguiti, viene introdotta la possibilità della compensazione successiva o, in subordine, la richiesta di rimborso. Sempre nello stesso spazio temporale, i concessionari che svolgono attività di somministrazione potranno mantenere, all’interno dell’area consentita, sia le pedane sia altre strutture autorizzate, anche se non utilizzate o utilizzate parzialmente, nonché richiedere un ampliamento della superficie occupata per recuperare in tutto, o in parte, i posti tavolo persi a causa del distanziamento di sicurezza. Questo ampliamento sarà concesso a condizione di garantire le misure minime previste dal codice della strada e la sicurezza per la circolazione veicolare e pedonale.

Stabilita una riduzione del 50% della parte variabile della Tari, calcolata sulle tariffe 2019 per le categorie di utenze non domestiche da 1 a 30, con esclusione delle categorie 9 (case di cura e riposo), 10 (ospedali), 12 (banche e istituti di credito), 14 (edicole, farmacie, tabacchi), 25 (supermercati, pane, macelleria e alimentari), 28 (ipermercati); l’agevolazione sarà applicata d’ufficio fin dall’emissione dell’acconto sulle bollette in scadenza nei mesi di agosto e settembre 2020.

“Inoltre – ha proseguito l’assessore – l’amministrazione comunale si riserva di approvare, per il corrente anno,  un piano tariffario che consenta la destinazione prevalente delle eventuali economie rispetto al 2019 a favore delle utenze non domestiche, con particolare riferimento alle categorie oggetto della riduzione”.

Infine, per l’imposta di pubblicità relativa all’anno 2020 gli interessati potranno richiedere il differimento fino al 31 dicembre delle rate scadenti nel corso dell’anno.

“La copertura delle minori entrate  – ha concluso Fazzi – derivanti anche dalle misure approvate oggi, e conseguenti agli effetti dell’emergenza epidemiologica, avverrà, mediante apposite variazioni di bilancio, attraverso riduzioni di spesa, rinegoziazione di prestiti e utilizzo di componenti dell’avanzo di amministrazione, fatto salvo il ricorso a provvedimenti nazionali per gli enti locali”.

LA POLEMICA DI VALENTINI Sulla sua pagina Facebook il consigliere comunale del Partito democratico ed ex sindaco di Siena Bruno Valentini ha scritto un post polemico relativamente al fatto che questo consiglio comunale, effettuato in videoconferenza, non viene mandato in onda in diretta streaming. “Qui Radio Londra – ha scritto Valentini –. Trasmettiamo dalla clandestinità, perché è in atto una censura totale sulla voce dei rappresentanti del popolo. Cercheremo di raccontare ai cittadini cosa accade oggi in Consiglio, visto che non possono presenziare e nemmeno ascoltare cosa viene detto e deciso. Nel Comune che si vanta di avere inventato l’assistente virtuale Caterina, non sono riusciti (?) a permettere alla collettività la visione e l’ascolto del dibattito”.