Grasso (Nero su Bianco): “Cittadini in fuga dal sistema sanitario nazionale”

“I cittadini sono in fuga dal Servizio Sanitario Nazionale. Anche in Toscana, la crisi economica ha portato tagli lineari che hanno sfibrato il sistema, ridotto i servizi per i cittadini ed aumentato le liste di attesa”. Così Anna Grasso interviene sullo stato della sanità regionale e, più in particolare, su quella senese.
“Lavoro presso la Direzione Medica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese in qualità di Dirigente Medico, e posso quindi affermare che la nostra struttura è dotata di ottimi professionisti e di eccellenze che nulla hanno da invidiare ai più elevati standard – ha proseguito Grasso – A tutte le problematiche legate al contenimento dei costi c’è da aggiungere il crescente aumento della partecipazione alla spesa sanitaria da parte dei cittadini attraverso il ticket. Fattori che determinano un vero e proprio esodo verso i centri privati che possono garantire un’erogazione di prestazioni in tempi più brevi e con una differenza di costo che si sta limando sempre più”. La sfida che le strutture pubbliche dovranno affrontare, secondo la candidata di Nero su Bianco, sarà quella di continuare a garantire “l’universalità delle cure mediche. Durante il mio lavoro quotidiano, vivo da vicino le difficoltà dei pazienti che si rivolgono a noi che lavoriamo in ospedale per reclami o per richieste. Conosco anche l’ansia degli operatori sanitari, impegnati a garantire quotidianamente l’assistenza. Il punto è questo – conclude Grasso – Spendere il budget in modo razionale ed efficiente per un unico obiettivo: dare una risposta di qualità alla domanda del malato. E’ inutile disperdere energie in progetti ridondanti, che spesso si rivelano di scarso significato pratico. Ad esempio, uno dei settori su cui concentrare l’attenzione è l’assistenza pre e post operatoria ai pazienti. L’eccellenza assoluta non si compone sono della prestazione sanitaria in senso stretto, ma anche di tutti quegli aspetti e sfaccettature comunque legati alla cura del malato”.