Cini, 53100: “L’esperienza in Contrada è una buona scuola per un impegno al servizio della città”

Siena

“Confermare lo stretto legame tra il Comune di Siena e le Contrade sulla base dei buoni rapporti che, da sempre, intercorrono tra l’amministrazione e i diciassette popoli, che sono l’anima viva della nostra città. Questa rapporto è l’elemento originale che, da secoli, determina l’unicità della nostra comunità e, che anche oggi rappresenta un valore aggiunto in questa fase difficile per la città”. Con questa parole Velio Cini, candidato della lista 53100 in consiglio comunale, interviene in merito al rapporto tra Contrade e impegno civico in vista delle prossime elezioni amministrative.

 

“Le Contrade – sottolinea Cini – sono una componente fondamentale della nostra città e, come hanno fatto nel passato, possono rappresentare un importante punto di riferimeno per chi dovrà amministrarla. L’attività quotidiana nei diciassette rioni, in quanto enti giuridici con valenza territoriale, è una garanzia di tutela e vitalità del territorio, che si esprime attraverso momenti di aggregazione e di socialità, ma anche nel mantenimento di quel decoro e di quel livello di sicurezza che determina un’alta qualità della vita e di vivibilità. Questo ruolo insostituibile svolto dalle Contrade dovrà essere sostenuto dal Comune, anche per continuare ad avere un centro storico vissuto e frequentato dai senesi che, in assoluta maggioranza, ne vivono fuori”.

 

“Io sono convinto – prosegue Cini – che le motivazioni che portano ad impegnarsi per la contrada siano coerenti a quelle che inducono ad occuparsi del bene comune cittadino. La lista 53100 è stata accusata di ‘strumentalizzare’ l’appartenenza contradaiola di tanti suoi iscritti e candidati per finalità politiche. In pratica ci è stata fatta una colpa del fatto che tanti nostri sostenitori sono senesi e per di più contradaioli, paventando lo spauracchio di una contaminazione tra mondo politico e mondo contradaiolo. Io credo che questa sia un’accusa capziosa e ingiusta per tanti motivi. Prima di tutto perché credo che essere contradaioli non può in alcun modo considerarsi un elemento di incompatibilità ad assumere impegni civici; anzi, a mio parere questo rappresenta una ricchezza e una possibilità di arricchimento per chi vive queste esperienze con spirito di servizio, con passione ed onestà. L’esperienza di un’attività in Contrada, quando vissuta in sincerità e trasparenza, è una buona scuola per un impegno amministrativo al servizio della città. Chi, come tanti senesi ha vissuto, giorno per giorno, la Contrada sa bene che è proprio dalla diversità di età, di cultura, di idee, di censo e anche di opinione politica, che nasce quella ricchezza sociale e quell’originalità che è espressa dalla ‘vita in Contrada’. In contrada si vive, appunto, come si vive in città, in famiglia nell’ambiente di lavoro. E noi di 53100, senesi innamorati della città dove siamo nati o dove abbiamo deciso di vivere, vogliamo metterci a disposizione di Siena per contribuire a renderla più bella e più viva”.