Bruno Valentini sull’esito delle primarie del centrosinistra

Foto di Michele Piccardo

“AAA Avviso ai naviganti: mare mosso in Toscana. L’affermazione di Renzi in provincia di Siena ed in Toscana al primo turno delle Primarie è un dato clamoroso. Per la Toscana ma anche per l’Italia. Viene smentita dai fatti la lettura della proposta politica di Renzi come un ammiccamento furbesco ai temi ed agli elettori di destra mentre invece emerge quello che è veramente: un progetto nuovo che modernizza la sinistra. Perché propone un modello nuovo di Stato e di società, imperniati su merito, efficienza, flessibilità, innovazione, merito, moralità, sobrietà, rinnovamento della politica e ricambio dei politici. E’un progetto che scongela la ripartizione immobile dell’elettorato secondo schemi di appartenenza e per questo sa parlare anche ai delusi ed agli illusi del berlusconismo. Comunque vada domenica prossima, il popolo progressista ha dato una grande prova di impegno e serietà candidandosi alla guida del Paese ed affidando ancora una volta la propria speranza di cambiamento a chi, però, finora non l’ha adeguatamente rappresentata. Chiunque vincerà dovrà farsi carico lealmente di questo sonoro messaggio, depurando la politica dalle scorie della mera conservazione del potere. Il malessere italiano è così profondo che l’elettorato è in gran parte in libera uscita ed è possibile evitare che l’astensionismo oppure la protesta fine a sé stessa esplodano solo ascoltando i cittadini invece di chiudersi nei circoli ristretti della politica di professione. Le motivazioni che hanno spinto così tanta gente ad affidare le proprie aspirazioni di cambiamento a Renzi non sono estemporanee ma ragionate. Al Palasport un anziano militante di sinistra si avvicinò a Renzi e quasi gli gridò: “Non ci deludere! Mi fido di te, ma sei l’ultima speranza”. Gli italiani stanno perdendo il piccolo benessere di cui finora avevano goduto e non perdonano più i vizi della classe dirigente, che ha soprattutto la colpa di non aver riformato ciò che gli era stato affidato ricorrendo all’indebitamento sfrenato, che toglie ai giovani la speranza di futuro, come ha denunciato Renzi sabato a Siena. Al Palasport Matteo Renzi ha attaccato i limiti e le nefandezze della politica senese ma ha anche saputo esaltare le leve che possiamo attivare per uscire, gradualmente, dalla crisi se sapremo valorizzare la bellezza di ciò che abbiamo costruito nel tempo e che i mercanti ed i predatori hanno disperso. Anche se le Primarie sono solo a metà del guado, la lezione è già chiara ed i gruppi dirigenti del PD (e di tutto il centrosinistra) in Toscana devono prenderne atto aprendosi alla società civile, rimuovendo quel blocco ideologico e di convenienza che ha fatto scegliere per incarichi di ogni tipo soprattutto persone fedeli e spesso sempre le stesse, indipendentemente dalle loro capacità e competenze. Il disastro del Monte dei Paschi di Siena è lì a ricordarcelo”.

Bruno Valentini