Anzaldi: “Sentenza storica a Siena su Quercia delle Checche”

“Il tribunale di Siena ha condannato il sindaco di Pienza e il responsabile area ambiente, patrimonio e manutenzione del Comune per lo stato di incuria in cui hanno abbandonato la Quercia delle Checca, primo ‘Monumento verde d’Italia’, riconosciuto dal ministero dei Beni culturali del ministro Franceschini nel 2017. L’amministrazione comunale è stata condannata per ‘non aver adottato gli interventi necessari per la sicurezza e la conservazione’ della pianta. Si tratta di una sentenza storica, che richiama un’amministrazione comunale ai suoi doveri di tutela del paesaggio”. Lo scrive il deputato Pd Michele Anzaldi (leggi qui) in un intervento su Huffington post. “La Quercia delle Checche non è un albero qualunque – sottolinea Anzaldi -: una pianta monumentale, nel vero senso della parola, un albero centenario al centro di una delle zone più belle d’Italia”. Anzaldi ricorda che “nel 2014 l’albero subì un grave danneggiamento, forse per colpa di ignoti: il crollo di una grande branca. Su quella ferita, però, l’Amministrazione, pur sotto la spinta di una grande mobilitazione non intervenne in tempo, tanto che tre anni dopo ci fu il distaccamento di un’altra branca, ancora più grande. L’associazione nata ad hoc per la tutela dell’albero si offrì anche di aiutare l’Amministrazione, ma non fu ascoltata”. Per il deputato Pd, “se si fosse intervenuti in tempo, almeno una parte del danno sarebbe stato possibile evitarlo. Lo conferma la sentenza del tribunale di Siena. Una sentenza che deve far riflettere le amministrazioni di tutta Italia. La tutela di un monumento verde, nell’accezione introdotta proprio dai Governi Renzi e Gentiloni, non è assolutamente meno rilevante e doverosa di un qualsiasi altro monumento in pietra”.