L’evoluzione tecnologica dei Droni Parrot: dalle corse amatoriali alle operazioni umanitarie

L’evoluzione tecnologica dei Droni Parrot: dalle corse amatoriali alle operazioni umanitarie

I droni Parrot possono vantare ben sette anni di esperienza e attualmente ve ne sono sul mercato diversi modelli. Il primo drone di ParrotSA, azienda francese che ha sede a Parigi, ha visto la luce nel 2010: stiamo parlando del Parrot AR, che non poteva di certo vantare dei ritrovati tecnologici attuali, ma rappresentava comunque una vera e propria rivoluzione rispetto ai primi modelli di velivoli senza pilota pensati per scopi militari. Da quel primo modello ad oggi, la tecnologia in generale ha fatto passi da giganti e anche nel settore droni ci sono state tante migliorie.

Anche Parrot si è evoluta portando sul mercato droni molto fortunati come il Bebop 2, che racchiude in sé tutte le caratteristiche peculiari dei quadricotteri griffati dalla ditta francese. I tratti distintivi dei droni Parrot sono rappresentati dalla controllabilità tramite wifi, ossia dalla possibilità di essere guidati da remoto e con una serie di opzioni che molti altri dispositivi dello stesso livello non hanno. Un’altra caratteristica è considerata dalla qualità video, che nel caso dei velivoli prodotti dai parigini è sempre alta, poiché le telecamere in dotazione sono di tipo HD o Full HD e restituiscono immagini suggestive e di altissima qualità. Da non dimenticare, inoltre, le applicazioni peculiari Parrot, come ad esempio l’Absolute Control. Storicamente, i droni della casa francese sono tra quelli che offrono maggiori opzioni software e che consentono così un rapido apprendimento di utilizzo.

I droni Parrot, inoltre, sono considerati assai longevi e adattabili a molteplici utilizzi, anche se certi modelli di droni Parrot sono pensati specificatamente per determinati settori. Tornando ad esempio sul Drone Bepop 2 in versione classica, si tratta di un dispositivo concepito per scopi hobbistici, anche se qualcuno lo sfrutta anche in maniera professionale, come ad esempio alcuni fotografi che lo scelgono per realizzare clip per matrimoni e altre occorrenze.

Il Parrot Mambo FPV, invece, è un entry level pensato principalmente per le corse di droni. Raggiunge una velocità massima di 30 Km orari ed è caratterizzato dalla possibilità di ricevere le immagini del volo in tempo reale, adoperando un apposito visore. Tre le modalità di volo disponibili: Easy, Racing e Drift, che si adatta sostanzialmente alle capacità e allo stile di chi lo pilota.

Sempre per le corse, professionistiche o amatoriali, è stato ideato il Parrot SWING, che unisce la stabilità di un quadricottero alla potenza di un aereo. Il Bebop 2 Power Extreme Adventurer, invece, che come lo stesso nome sta ad indicare è una versione potenziata dal classico drone Bepop 2, pronta anche per le missioni più ardue. Ideato per scopi hobbistici e sportivi, si adatta a missioni in condizioni avverse e ambientazioni particolari. Non è un caso, dunque, che alcune associazioni umanitarie li adoperino per operazioni di primo soccorso, soprattutto quando le condizioni avverse non consentono di portare i primi aiuti per via di terra.