La Toscana si prepara alla banda ultralarga

La Toscana è pronta per la banda ultralarga. E’ stato approvato nei giorni scorsi a Roma l’accordo quadro fra la Conferenza Stato Regioni e il Ministero per lo sviluppo economico per lo sviluppo in Italia delle connessioni veloci per Internet. La nostra Regione investirà 253 milioni di euro: 133 arriveranno dal Governo e 120 verranno dalle casse regionali, utilizzando anche fondi europei.

In attesa dell’accordo siglato la Regione e il Mise avevano già anticipato rispettivamente 25 e 4,2 milioni di euro per accorciare i tempi. In una decina di Comuni toscani il progetto di infrastrutturazione sarà avviato entro la fine di febbraio con l’assegnazione dei lavori che fa seguito al bando gestito dalla società in house del Mise, Infratel. Quest’ultima effettua progettazione, costruzione e manutenzione di reti di telecomunicazioni in fibra ottica. Il suo sito, fra l’altro, è stato realizzato dall’azienda senese Dinamo Digitale, insieme alla fiorentina LCD.

Adesso la Regione dovrà individuare in quali zone bianche (quelle non raggiunte dal servizio ultraveloce e commercialmente non appetibili agli operatori) intervenire prima. Tra i criteri adottati ci sono quelli di privilegiare chi si renderà disponibile ad agevolare l’infrastrutturazione attraverso lo snellimento delle pratiche burocratiche e delle autorizzazioni, la compartecipazione da parte del pubblico o dei privati al finanziamento degli interventi, la presenza di aree di recente urbanizzazione e già predisposte per i cablaggi e l’interesse da parte delle imprese ad accedere al nuovo servizio.

«Grazie a questo importante accordo – spiega l’assessore ai sistemi informativi, Vittorio Bugli – contiamo di infrastrutturare da qui al 2020 tutta la Toscana, a partire dalle zone in cui sono maggiormente presenti le aziende che sono i principali utilizzatori dei servizi ultraveloci e da quelle non coperte dai normali operatori perché per loro meno commercialmente convenienti».

«La Toscana – aggiunge il presidente Enrico Rossi – non parte certo da zero: stavamo lavorando da tempo per raggiungere questo obiettivo che per noi e per il nostro tessuto produttivo rappresenta una vera priorità, capace di rendere più competitive le nostre aziende e di colmare il gap accumulato dal Paese nei confronti di molti degli Stati europei. Mi auguro che il mondo produttivo e il sistema degli enti locali raccolga con entusiasmo questa ottima notizia e cooperi attivamente per rendere più celere l’informatizzazione veloce del nostro territorio».