Dopo il Coronavirus quanti vorranno studiare psicologia?

È inutile sottolinearlo: gli psicologi sono stati davvero delle superstar in questi mesi in cui abbiamo tutti avuto a che fare con i problemi che il Covid-19 ha portato nel nostro Paese. Se non erano in prima linea direttamente nella lotta al virus, da dietro le quinte hanno lavorato inesorabilmente per offrire supporto psicologico e stare vicino alle persone che ne avessero bisogno, in particolare a quelle che già da prima avevano dei disagi mentali. 

Gli psicologi nella fase 1

Durante la Fase 1 l’Ordine degli psicologi è sceso in campo, come riportava anche la Stampa, offrendo a tutti consigli per resistere al meglio. Eccoli qua:

1- Gestire lo stress ed essere resilienti, ovvero fronteggiare gli eventi con

atteggiamento positivo e costruttivo.

2- Riscoprire le proprie risorse , cioè rilassiamoci e riorganizziamo la nostra vita.

3- Dare dignità a tutti gli aspetti della giornata. Sottolineiamo i piccoli gesti e diamo

spazio e tempo ai momenti semplici come la colazione, la cura del corpo ecc…

4- Gestire le emozioni negative riconoscendole, chiamandole con il loro nome e

lasciarle andare senza voler risolvere tutto a tutti i costi.

5- Aprire la mente agli altri, ovvero parlare con gli altri e condividere ansie e

preoccupazioni.

6- Applicare un minimalismo digitale, togliendo tutto il superfluo che non fa bene alla

nostra vita: essere bombardati di informazioni o messaggi ci farà solo sentire sotto

pressione.

7- Lavorare da casa. È importante nel lavoro domestico organizzarsi bene con spazi e

orari definiti

8- Non dimenticare l’attività fisica!

9- Socializzare. Sembra un paradosso, ma abbiamo tanto tempo che possiamo

dedicare alla socializzazione, grazie a messaggi e videochiamate.

10- Ascoltare i bambini e anche i loro bisogni, paure e necessità

11- Con gli adolescenti? Parliamo con loro, ascoltiamo i loro dolori, diamo compiti in

casa per responsabilizzarsi e lasciamo loro i propri spazi.

12- Stiamo vicino agli anziani, categoria a rischio non solo a livello medico.

13- Dedichiamo del tempo alla coppia: la convivenza forzata può creare tensioni e

disagi, curiamo allora il nostro rapporto e riscopriamo noi stessi.

14- Riposare

15- Imparare nuove abitudini, adesso abbiamo tempo ed energie per farlo.

16- Non si vive di solo coronavirus, facciamo cose belle: leggiamo, vediamo serie tv,

ascoltiamo musica.

17- Non pensare sempre alla paura

18- Sforzarsi di trovare sempre l’aspetto positivo.

Gli psicologi nella fase 2

Non ci hanno abbandonato in questa nuova fase di ripresa che genera tanta confusione e tante difficoltà a molti. Come riporta il quotidiano Sanità, in questo momento ci suggeriscono che è fondamentale mantenere il controllo sui propri comportamenti, A dirlo è l’ente di previdenza degli psicologi (Enpap).

E se fosse la tua strada?

Tutto questo sicuramente ci ha portato a riflettere. Saranno tantissimi che già ora hanno capito di non voler tornare alla propria vita, che hanno interrotto una relazione sentimentale o lavorativa, che continueranno a compiere scelte importanti.  Qualcuno potrebbe essersi reso conto che vorrebbe proprio che la sua professione fosse quella di stare accanto a chi è stanco e affaticato a livello mentale, a chi ha bisogno di un supporto morale che vada al di là della semplice amicizia, ma si fondi su solide basi scientifiche: hai pensato che potresti iniziare a studiare psicologia clinica? Se temi di non avere tempo per laurearti, una soluzione potrebbe arrivare dalle Università Telematiche, ad oggi sono tantissime quelle riconosciute dal Miur, come Unicusano.

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