Boom nell’utilizzo di internet, ora però si rischia il collasso della rete

In questo periodo di crisi non solo sanitaria, ma anche economica, siamo costretti a restare a casa senza possibilità di uscire, se non per determinati tipi di lavoro o per necessità primarie, come fare la spesa, seguendo sempre le procedure di sicurezza, come lavarsi le mani, mettere la mascherina e i guanti e tenersi a un metro di distanza dalle altre persone. 

Questa permanenza forzata in uno stesso ambiente sta cambiando il nostro modo di vivere, le abitudini e da un certo punto di vista permette anche di fare delle cose che avevamo sempre trascurato per mancanza di tempo, come ad esempio chiamare un vecchio amico o leggere quel libro che avevamo lasciato in sospeso da troppo tempo.

Ma restando chiusi 24 ore su 24, c’è un’attività che più di tutte sta registrando un incremento a dir poco significativo e si tratta non a caso dell’accesso a internet da personal computer, smartphone o altri dispositivi. Che sia per motivi di lavoro, svago, ricerca o intrattenimento la stragrande maggioranza degli italiani in questi giorni si ritrova connessi.

Gli ultimi dati raccolti hanno infatti messo in evidenza come in Piemonte e in Lombardia l’accesso a internet sia aumentato del 45% nelle ultime due settimane, mentre l’utilizzo di alcuni social network come Facebook sia arrivato al 42%. Aumenta sensibilmente anche la fruizione di piattaforme di intrattenimento come Netflix, Sky e Nowtv. In questo quadro di sovraffollamento del web, c’è però il rischio che i provider telefonici non siano in grado di garantire una navigabilità ottimale: vediamo di capire il perché. 

Ora si rischia la paralisi delle connessioni a internet 

Il fatto che molte aziende abbiano dato la possibilità ai propri dipendenti di lavorare da casa, ha portato a un aumento di traffico sulle reti domestiche finora sconosciuto. Teleconferenze, download di una grande mole di dati e utilizzo di alcuni programmi possono causare difficoltà alle infrastrutture attualmente esistenti.
Alla lunga questo potrebbe portare al sovraffollamento delle connessioni con conseguente rischio di collasso delle stesse. A subire gli effetti di uno scenario di questo tipo sarebbero perlopiù le reti domestiche a banda larga, come ad esempio la connessione internet di Linkem, in questo momento messe a dura prova ma pronte ad attrezzarsi per rispondere ai bisogni degli utenti. A stressare ulteriormente la tenuta del traffico contribuisce anche lo streaming video che ora riguarda un numero crescente di utenti.

I principali provider lanciano l’allarme 

Vista la situazione, alcuni provider che gestiscono il traffico in rete hanno lanciato un allarme rispetto al rischio di una possibile interruzione della connessione internet. Le aziende hanno anche chiesto al governo di inserire il settore internet tra le attività necessarie di cui garantire il funzionamento. La speranza, in questo periodo così difficile, è che almeno per quanto riguarda la navigazione in rete, le infrastrutture vengano rinforzate e il rischio di collasso sia scongiurato il più possibile. 

I numeri parlano chiaro: in questi giorni siamo tutti siamo online e abbiamo bisogno di continuare a navigare liberamente.