London fashion Week: cosa abbiamo imparato

Christoper Kane
Cio che insegna in modo brillante la sfilata di Kane e’ come la moda possa essere un veicolo straordinario per trasmettere ed elaborare emozioni. O disagi. Rotture e riparazioni sono alla base della concezione degli abiti, frutto del dolore dello stilista dopo la recente morte della madre in un incidente stradale, ed è proprio l’incidente che diventa una metafora come dichiara Kane stesso. La sfilata è un tripudio di colori acidi, in abiti collage che mostrano un’inventiva nuda e cruda.Christoper Kane 3 Christopher Kane Christopher kane2

Burberry Prorsum
Per la prima volta, per assistere ad uno show di tale portata, non si è avuto bisogno dell’ invito. Ebbene bastava Snapchat, uno dei social più popolari in UK, per essere in diretta streaming, in tempo reale, a guardare lo show. Uno show firmato Christopher Bailey inspirato dalla città, dalle strade. Non ci sono barriere stagionali in un mondo connesso 24h su 24, in cui se da una parte del mondo è estate dall’altra è inverno. In uno degli show piu’ seguiti della London fashion week riscopriamo lo sportwear con tocchi di grunge e abitini in pizzo che si combinano in silhouette fluide, mescolati in una palette che varia dal nero al pastello.

Burberry Prorsum Burberry Prorsum2 Burberry Prorsum3

Paul Smith
E’ risaputo che il celebrato stilista di Nottingham, Paul Smith, non trasforma la passerella in show dai vestiti scioccanti, preferendo un approccio più ‘quotidiano’ alla moda, da creare abiti comodi e portabili per donna è uomo. Nonostante questa introduzione, è di altissimo l’impatto visivo di questa collezione in cui l’arancione e il blu la fanno da padroni, con spazi a giallo rosso e pennellate di nero. Forme morbide e meno strutturate del solito e lunghezze sotto al ginocchio danno movimento e freschezza ad una collezione vincente.

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Anya Hindmarch
Dopo il sold out delle borse ‘Kellogs’ della stagione precedente, la stiista continua a stupire e a giocare con la highstreet inglese, reinventando grandi loghi britannici come Jonh Lewis, Carrefour e Boots in modo divertente, cercando di rendere ‘ciò con cui interagiamo quotidianamente, un’ esperienza lussuriosa’. Cosi swimwear e maglie oversized diventano la tela per loghi geometrici e rimandi nostalgici e gli accessori diventano i veri protagonisti della passerella.

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PhotoCredit: Vogue.co.uk

Miriam Bakkali