Dieta senza glutine: non si rinuncia a nulla 

Alimentarsi in modo sano è molto importante e ha dei vantaggi notevoli. Il controllo puntiglioso dell’alimentazione, tra l’altro, è fondamentale soprattutto per chi soffre di intolleranze, come tutti coloro che sono affetti da celiachia. Per i celiaci il glutine è solo fonte di malessere e mangiare cibi che lo contengono può portare diverse problematiche. Ciò non vuol dire, però, che chi è costretto a bandire il glutine debba rinunciare al gusto: i piatti tipici della cucina italiana possono essere rivisitati semplicemente preparandoli con ingredienti gluten free, a partire dalla pasta senza glutine, come quella della Molisana, ad esempio. I prodotti senza glutine, infatti, aumentano costantemente e sono sempre più facilmente reperibili in commercio. Vediamo, dunque, come scegliere i più adatti.  

Come affrontare una dieta gluten free  

Chi è affetto da celiachia deve eliminare tutti i cibi che contengono il glutine e sostituirli con altri alimenti che ne siano totalmente privi. Vanno banditi, quindi, i cibi che contengono i derivati del germe di grano e couscous e altri cereali come kamut, farro, segala e orzo. Il glutine tra l’altro è presente anche in molte farine compreso il semolino o la farina per i dolci. L’avena, invece, presa in quantità moderate, è un ottimo supporto, proprio perché è priva di glutine. Ovviamente non sempre è possibile effettuare un’analisi dettagliata degli elementi contenuti in un cibo, che sia il pacco di spaghetti o la confezione di farina, per cui è sempre meglio acquistare solo le confezioni dove è indicato in maniera ben visibile il marchio gluten free. In alternativa basta leggere l’etichetta e controllare che sia riportata la dicitura che conferma la totale assenza di glutine nel prodotto.  

La dieta senza glutine fa dimagrire?

  

In molti si sono avvicinati al consumo di prodotti privi di glutine perché convinti che questa scelta possa aiutare a perdere peso. Si tratta di una convinzione errata perché il glutine non influisce sull’accumulo di grassi corporei ma induce ad uno stato di malessere che può creare anche gonfiore intestinale, insieme ad una scorretta assimilazione dei cibi. Di conseguenza chi ha cambiato dieta dopo aver scoperto di essere intollerante al glutine quasi certamente ha visto diminuire il gonfiore e può aver pensato che tanto bastasse anche per dimagrire. Purtroppo non è così e chi vuole perdere i chili di troppo deve rivolgersi ad un dietologo e farsi prescrivere una dieta equilibrata, a maggior ragione se è anche intollerante. Togliere il glutine, invece, potrebbe diventare una scelta controproducente e insana per tutti coloro che non hanno la celiachia e che sperano così di migliorare la loro condizione fisica. Le modifiche alla propria alimentazione, infatti, vanno fatte sempre seguendo il consiglio del proprio medico.