Questo giugno pazzo mette paura all’agricoltura

Con le abbondanti precipitazioni della prima decade di giugno, c’è paura per l’agricoltura senese e toscana. Parassiti e malattie sono tra i rischi principali.

La prima decade di giugno ha portato molte piogge nella nostra provincia, in alcune zone ci sono state anche precipitazioni abbondanti che insieme all’umidità hanno aumentato i rischi per l’agricoltura Senese e per tutta quella Toscana. I rischi principali sono: la mosca olearia, le muffe, i funghi e i parassiti “alieni” in arrivo da altri paesi del mondo e che potrebbero trovare qui un clima a loro favorevole. Secondo gli esperti è ancora presto per lanciare un allarme nella nostra provincia ma non lo è iniziare i controlli.

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Nelle nostre zone, negli ultimi 15 giorni le temperature e l’umidità elevata, insieme alle precipitazioni possono favorire lo sviluppo di malattie e parassiti per l’ulivo e per la vite. Infatti l’inverno mite e il fatto che molte olive siano rimaste sugli alberi ha incrementato il forte rischio di nuove e vecchie malattie. Se nei prossimi mesi dovesse arrivare il caldo secco allora tutte le preoccupazioni si annullerebbero…
Anche per le viti non ci sono particolari criticità ma la diffusione di malattie come l’oidio, la peronospora o il parassita lobesia botrana potrebbero essere più a rischio rispetto ad un’ annata media.
Purtroppo è a rischio anche il grano che in alcune zone più umide non è ancora ben maturato e non è dato sapere con certezza quando potrà avvenire la mietitura.

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A gioire di questo clima sono sicuramente i “fungaioli” che già da settimane stanno cogliendo porcini e giallarelle. Infatti le abbondanti piogge alternate a sole e umidità favoriscono la formazione di muffe che poi si trasformano in funghi. Di certo le prossime settimane saranno determinanti per capire se gli effetti di questo periodo climatico potranno essere compensati dall’arrivo della stagione estiva oppure no.

Gabriele Ruffoli
Foto: Simone Cicalini
Associazione Meteorologica Senese